Il sindacato incontra il prefetto e Ats: “La scarsità di vaccini può generare discriminazioni”
Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto ad Ats l’invio di report aggiornati su base distrettuale e comunale sul numero delle persone vaccinate per classe di età
Si è tenuto un incontro tra i tre segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, il Prefetto e l’Ats, relativo alle preoccupazioni e agli interrogativi sulla campagna vaccinale in corso. Alla base delle richieste dei sindacati vi è la necessità di essere aggiornati sulla pandemia in provincia di Varese e sui vaccini, ma anche di discutere la delibera di Regione Lombardia sulla vaccinazione nelle aziende. (nella foto, destra: Daniele Magon, Antonio Massafra e Stefania Filetti)
Ats Insubria ha confermato come la terza ondata sta iniziando a raggiungere il cosiddetto picco e ora si appresta a una lenta discesa. Altro dato uscito nell’incontro il numero dei tamponi effettuati in provincia: circa 2000 al giorno, mentre i positivi per 100 mila abitanti sarebbero 311. Mentre con Asst Sette Laghi vengono monitote le diverse varianti del Covid 19.
Restano comunque forti preoccupazioni evidenziate dal sindacato, soprattutto per quanto riguarda il sistema di convocazione dei cittadini per la vaccinazione e per l’inefficienza dimostrata da Aria «Giudichiamo davvero grave la situazione di quegli anziani che, pur “autosufficienti”, non sono in grado di spostarsi autonomamente nei centri vaccinali, non potendo essere vaccinati a domicilio dal medico di base. È urgente coinvolgere le associazioni di volontariato per accompagnare le persone con una regia attiva dei comuni».
Altro fronte su cui Cgil, Cisl e Uil hanno espresso forte preoccupazione è relativo alla della delibera di Regione Lombardia: «Una situazione critica: se da una parte, in un situazione di ampio approvvigionamento di vaccini, potrebbe aumentare le persone vaccinate, dall’altra, in caso del perdurare delle scarsità rispetto al fabbisogno, potrebbe indurre elementi di forte discriminazioni tra lavoratori, familiari e altri soggetti».
Dai sindacati è infine giunta la richiesta pressante di accelerare la vaccinazione degli anziani over 80, delle persone con fragilità e delle categorie prioritarie. Ai sindacati è stato comunicato da Ats Insubria che la vaccinazione di operatori sanitari e ospiti delle strutture sanitarie delle residenze di lunga degenza sia di fatto conclusa. Ora è il momento della vaccinazione delle realtà socio assistenziali come Rsd, Cdd e attività ambulatoriali, ed è in corso anche la vaccinazione degli over 80, mentre si sta realizzando una somministrazione a domicilio da parte del medico di medicina generale per le persone over 80 che non sono in grado di spostarsi. Sono poi vaccinati insegnanti, forze dell’ordine, protezione civile, fragili vulnerabili con patologie acute.
Secondo le previsioni, la campagna vaccinale dovrebbe concludersi entro fine estate. Su questa dichiarazione i sindacati mantengono alcuni dubbi. Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto ad Ats l’invio di report aggiornati su base distrettuale e comunale sul numero delle persone vaccinate per classe di età. Nel prossimo incontro con la direzione generale dell’Ats Insubria verrà ulteriormente approfondito il tema sulla campagna vaccinale massiva, ma nel sindacato è forte la preoccupazione in merito al reclutamento sia delle dosi di vaccino sia del personale sanitario necessario.
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