Alto Verbano, turismo e non solo. Vitiello: “Cerchiamo nuovi indotti”
Il Consiglio della Camera di Commercio si è riunito a Luino e ha affrontato le istanze locali. L'idea delle biomasse. Bianchi: "Con una governance forte si fa sistema con gli altri territori"
Tappa a Luino, per avvicinare in maniera più profonda il territorio e per dimostrare la vicinanza al tessuto produttivo ed economico della zona. La Camera di Commercio di Varese ha scelto la “capitale dell’Alto Verbano” per la propria riunione di Giunta e per la successiva assemblea, convocata nella sala consiliare del municipio grazie all’ospitalità del sindaco Enrico Bianchi.
«La provincia di Varese è molto estesa e nasconde bellezze in ogni angolo – ha spiegato il presidente Mauro Vitiello nell’intermezzo tra la riunione di Giunta e il successivo Consiglio – Raggiungere i diversi territori è un segnale per dare valore alle aree. Qui ci troviamo in una zona in cui il turismo è già presente e quindi vogliamo collaborare – anche con l’amministrazione locale – per trovare anche progettualità differenti».
I dati spiegano infatti che l’Alto Verbano (poco più di 60mila abitanti, in leggero calo e con una età media più alta rispetto alla media provinciale) ha i propri punti di forza nel turismo ma anche nei comparti legati al verde e all’agricoltura. Sull’aspetto dell’accoglienza, i numeri del 2022 (arrivi e presenze) sono stati superiori a quelli pre-pandemia (2019) a differenza del resto del Varesotto. E anche la permanenza media vede il Luinese in testa anche rispetto alle altre zone (3,8 giorni rispetto a 1,8). Molto forte è il ricorso alle case vacanze e strutture simili che pesano per il 34% contro il 22% degli hotel e il 44% del cosiddetto extraalberghiero.
Rispondendo a una domanda su come si può combattere la “desertificazione produttiva” (il riferimento è al manifatturiero meno florido di un tempo), il presidente della Camera di Commercio spiega: «Vanno trovate iniziative imprenditoriali e commerciali differenti rispetto a quello che si faceva in passato. Un esempio? La nostra provincia è fatta per il 60% di boschi: possiamo iniziare a pensare alla biomassa come fonte di energia. Potrebbe essere un nuovo indotto».
Vitiello è poi tornato a parlare di un argomento “caldo” nonostante riguardi il “freddo”: la possibilità di portare a Varese un centro federale degli sport del ghiaccio. Argomento sul quale il presidente camerale si è già espresso positivamente: «Siamo interessati e ci aspettiamo che questa struttura arrivi a Varese che con la sua provincia ha dimostrato di saper fare bene in ambito sportivo, e non solo con la squadra di hockey. Siamo coesi, e avere più soluzioni da proporre per dove ubicarlo è un vantaggio».
Dal canto suo il sindaco Bianchi plaude alla presenza in città dei delegati di Camera di Commercio: «Quest’area che ha Luino come centro principale si distingue da tutte le altre parti della provincia, un po’ per il suo rapporto con la Svizzera, un po’ per la sua vocazione turistica. Fare sistema con le altre aree dell’alto lago (piemontese e ticinese) è possibile anche se in questo caso resta centrale il tema di chi poi avrà la governance di questo procedimento. Se sarà solida, preparata e con una grande visione allora i progetti possono funzionare».
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