Piccoli artigiani digitali crescono nell’atelier della scuola 4.0
Dalla stampa 3D alla fotografia, dal giornalismo alla robotica: l'atelier digitale creativo è uno spazio all'avanguardia dove gli alunni possono sperimentare le nuove tecnologie e creare lavorando insieme
“Non è la destinazione, ma il viaggio che conta” si potrebbe dire citando uno dei personaggi del cinema più amati dai ragazzi, Jack Sparrow. Il percorso, molto più che il risultato, è infatti il fulcro delle esperienze che gli alunni dell’Istituto Ungaretti di Sesto Calende possono sperimentare all’interno dell’Atelier Digitale Creativo della scuola.
Dalla robotica alla tecnologia applicata alla musica, dalla fotografia digitale ai nuovi linguaggi del giornalismo, dalla stampa 3D ai giochi matematici: i concetti di atelier e creatività – che richiamano l’idea del fare artigiano – si rinnovano unendosi al digitale e alle nuove tecnologie in questo progetto d’eccellenza che offre agli studenti delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado del territorio, un ambiente stimolante e dinamico dove sperimentare in prima persona e con i compagni, i processi che permettono di trasformare le idee in oggetti e progetti finiti.
Avviato nell’anno scolastico 2016-2017, questo progetto unisce le competenze e gli interessi dei docenti alla necessità di individuare nuovi linguaggi e nuovi metodi di coinvolgimento degli studenti. «Insegnare oggi è profondamente diverso rispetto al passato – spiega Claudio Carabelli, ex docente dell’istituto e membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’atelier -. Sappiamo però che le attività laboratoriali sono per i bambini e i ragazzi un canale molto efficace di apprendimento e crescita e l’idea dell’atelier va proprio in questa direzione».
Gli studenti che partecipano alle attività proposte lavorano in gruppo e hanno la possibilità di utilizzare strumenti e programmi all’avanguardia oltre naturalmente a coltivare insieme le proprie passioni. «Il percorso – prosegue Carabelli – prevede attività digitali, laboratoriali e collaborative. Lavorare in piccoli gruppi e in un ambiente inclusivo permette inoltre di favorire l’integrazione e aiutare a migliorare alcune situazioni di disagio. L’esperienza e la passione e competenza dei docenti dell’Ungaretti hanno consentito inoltre il raggiungimento di uno straordinario risultato: è stato infatti finanziato dal MIUR, con 20 000 euro, un nuovo progetto che prevede la realizzazione di un’ampia aula polifunzionale che farà dialogare il mondo del digitale con lo Storytelling: una osmosi fra lettura espressiva e digitale che coinvolgerà sicuramente gli alunni dell’Istituto».
«Se esiste un fine ultimo – conclude Carabelli – questo non può che essere la costruzione dell’identità del cittadino di domani, che tiene conto del passato ma lo trasforma innovandolo. Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno di tanti docenti, molti dei quali giovani e da poco trasferiti a Sesto, che negli ultimi anni si sono formati sui nuovi ambienti di apprendimento e hanno trasferito idee, competenze, entusiasmo per realizzare una scuola nella quale lo studente possa essere non solo fruitore, ma anche produttore di conoscenza».
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