I bimbi dell’asilo adottano le pigotte realizzate dai ragazzi dell’Enaudi
Dedicati all'inclusione, alla cooperazione e ai diritti i laboratori portati avanti da Unicef Varese in 9 Istituti per il progetto "Scuola amica dell'infanzia e dell'adolescenza"
Le pigotte realizzate dai ragazzi dell’Enaudi di Varese adottate dai bambini della materna di Taino, che potranno giocarci anche il prossimo anno. Si è chiuso così oggi, nell’ultimo giorno di scuola, uno dei cerchi disegnati dal progetto “Scuola Amica dei bambini e degli adolescenti” lanciato da Unicef e Miur su scala nazionale e portato avanti nel Varesotto negli Istituti comprensivi (primaria e secondaria di primo grado) Varese 1 “Don Rimoldi” e Varese 3 “Vidoletti”, “Luini” di Luino, “Campo dei Fiori di Comerio, Zuretti di Mesenzana, De Amicis Gallarate, Manzoni di Samarate e Ferrini di Olgiate Olona (dove sono stati realizzati i murales presenti in galleria fotografica),e le scuole superiori Isis Facchinetti di Castellanza e Einaudi di Varese.
Proprio all’Einaudi la classe 2^G ha svolto un lavoro sull’inclusione, con tanto di laboratorio di gruppo, per capire quanto sia costruttivo lavorare insieme, «perché la cooperazione esalta e arricchisce le potenzialità di ciascuno», spiega Alessia, tra gli studenti che hanno partecipato al progetto. «Dopo quest’esperienza la nostra classe è più unita, e io stessa mi sento più incluso, perché ho stretto legami più profondi, anche con persone con cui prima mi trovavo poco». Alessia ha scelto di raccontare in un documento pubblicato sul sito della scuola quest’esperienza, facendone nascere delle idee per l’inclusione dei migranti (coordinatori i docenti Crisci e Tamborini).
Altre due classi 2^M e 2^N hanno invece realizzato una dozzina di pigotte, tutte diverse (coordinatori i docenti Veneziano, Stabile e Andretta). «All’inizio i ragazzi sembravano quasi spaventati dal dover produrre qualcosa insieme, dovendo imparare da zero una cosa nuova come cucire. E invece sono stati bravissimi», racconta Caterina Rossi, presidente del comitato Unicef Varese. «Abbiamo dovuto lavorare in squadra, e all’inizio è stato difficile, c’era qualcuno meno motivato, ma senza l’impegno di tutti il lavoro finale non viene bene», ha raccontato Rachele. E molto soddisfatta è stata anche Beatrice «perché ho contribuito a creare qualcosa che ha regalato un sorriso alla nonna, cui ho regalato una pigotta, e ha donato qualche opportunità in più ai bambini che beneficeranno del contributo».
Alcune delle Pigotte prodotte dai ragazzi dell’Enaudi sono state vendute dai ragazzi stessi, mentre altre 4 sono state adottate dai bambini della Scuola dell’Infanzia di Taino.
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