“Il diritto all’ultimo giorno di scuola”
La lettera aperta del comitato Sesto2030 all’amministrazione: “Aiutiamo i bambini a vivere un momento simile all’ultimo giorno di scuola, particolarmente significativo dal punto di vista emotivo e psicologico”
Il diritto di festeggiare, seppur in sicurezza, un giorno importante come l’ultimo tra i banchi di scuola: è questa la proposta che Sesto2030 ha rivolto alla giunta comunale, guidata dal sindaco Giovanni Buzzi.
In una lettera aperta al primo cittadino e agli assessori Nicolò Grì e Jole Capriglia in Sesia, il comitato sestese, che ha annunciato ieri le dimissioni del capogruppo Bertinelli dal consiglio comunale, si è infatti reso disponibile a organizzare, insieme all’amministrazione, uno “speciale evento all’aperto”, simile nelle modalità all’ultimo giorno di scuola, per dare «la possibilità ai bambini e ai ragazzi di salutarsi e ringraziare gli insegnanti».
«Dal 24 febbraio 2020 le nostre scuole sono chiuse – scrive il gruppo nella lettera aperta – i nostri bambini e i nostri ragazzi sono stati di fatto privati della possibilità di vedersi, parlare, giocare insieme, mentre le attività didattiche, con qualche difficoltà comprensibile per l’improvviso e imprevisto cambiamento, sono state portate avanti con la didattica a distanza».
«Siamo certi che anche voi condividerete che non è possibile ridurre la scuola a un semplice scambio di informazioni dal docente al discente, soprattutto tramite uno schermo, e che in questi mesi, tutto ciò che ne era il “contorno” – che poi in realtà rappresenta una parte corposa dell’esperienza formativa ed educativa della scuola – è stato perso. La scuola è fatta anche di momenti e di riti di passaggio, scandisce il passare del tempo e della crescita e ci sono dei giorni che sono particolarmente significativi di questa ritualità, come il primo e l’ultimo giorno di scuola. Chi non li ricorda?»
«La normativa attuale non permette alle scuole di poterlo organizzare come da tradizione – spiega Sesto2030 che però rilancia – le Amministrazioni Locali, che si diramano anche nei corpi di polizia locale e dispongono di volontari legati al COC, possono contribuire a organizzare qualcosa di simile in sicurezza, avendo a disposizione diverse risorse per assicurare il rispetto di tutte le norme igienicosanitarie e di distanziamento. Siamo sicuri quindi di parlare a nome di tante famiglie, nel chiedere a questa Amministrazione di aiutare i bambini a vivere un momento simile all’ultimo giorno di scuola, particolarmente significativo dal punto di vista emotivo e psicologico soprattutto per i bambini e i ragazzi che si apprestano a cambiare scuola, a fare un salto verso una nuova tappa della loro crescita. Hanno bisogno di salutarsi, di salutare gli insegnanti che per anni li hanno guidati in questa fase che si chiude e forse anche di versare qualche lacrima per quello che è stato e che non sarà più… Diamo loro la possibilità di ringraziarsi a vicenda, perché si sa, l’esperienza formativa è spesso ricchezza anche per gli educatori, che si prendono a cuore il cammino dei bambini e ragazzi che hanno seguito, sentendoli anche un po’ “loro”».
«In questi mesi abbiamo imparato a conoscere questo virus, ad arginarlo e a mettere in atto le precauzioni corrette per ridurre i rischi del contagio: alla luce di ciò sono nate linee guida che permettono anche di progettare i centri estivi e pianificare un rientro in classe dal prossimo anno scolastico. Lo stesso Comitato tecnico scientifico ha proprio autorizzato lo svolgimento dell’ultimo giorno di scuola con alcune raccomandazioni “purché siano all’aperto e nel pieno rispetto dei divieti di assembramento e delle regole di distanziamento e di protezione individuale”.
«Chiediamo a questa Amministrazione – conclude Sesto2030, rendendosi disponibile all’organizzazione dell’evento – di prendersi carico di questo “evento”, di organizzarlo in accordo con le scuole, per permettere ai nostri bambini di vivere un momento così importante, all’interno di un periodo storico che li vede costretti in casa, o con pochi amici e che forza un po’ la loro natura sociale, con regole di distanziamento che non sono loro congeniali. I bambini però sono straordinariamente ricettivi e flessibili, più di noi adulti e le cose spiegate bene e alle volte magari illustrate a mo’ di gioco, le recepiscono totalmente, senza dare quei problemi che alle volte noi adulti pensiamo si possano verificare. Diamo fiducia a loro e alle famiglie! Come Sesto 2030 siamo disponibili ad aiutare nella organizzazione di questo evento, che può essere scaglionato per classe, in uno spazio ampio e all’aperto e di durata ridotta (un’ora), con volontari impegnati ad aiutare tutti nel distanziamento, nel mese di giugno».
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