Scuole: collegamenti e strutture ai blocchi di (ri)partenza
Le mappe sulla povertà educativa di Openpolis e fondazione Con i Bambini fotografano la capillarità dei trasporti e l'età degli edifici scolastici
Domani, martedì 26 gennaio, molti degli studenti medi di Varese e provincia tornano in classe dopo mesi di didattica a distanza. Un rientro molto atteso dalle famiglie, ragazzi e genitori, e anche da tutti quegli amministratori che hanno lavorato nelle ultime settimane per ottimizzare aule e percorsi di accesso agli edifici e per creare un piano dei trasporti adeguato alla sfida, più capillare di quello messo a punto a settembre.
Ma il punto di partenza non è stato per tutti i territori lo stesso. Né per i trasporti, né per gli edifici scolastici.
SCUOLE RAGGIUNGIBILI CON I MEZZI PUBBLICI
Secondo i dati raccolti ed elaborati da Openpolis e fondazione Con i Bambini nel report “Le mappe della povertà educativa in Lombardia” le scuole di Varese e provincia sono mediamente ben collegate con la rete del trasporto pubblico locale, ma con notevoli differenze tra le diverse città. In questa speciale classifica il comune meglio attrezzato è il capoluogo: quasi tutte le scuole statali della città giardino (49 su 50) sono servite dal trasporto pubblico, seguita da Gallarate con il 90,9% delle scuole pubbliche servite (30 plessi su 33). Meno bene Busto Arsizio, dove solo 3 scuole su 4 sono raggiunte da bus e treni (31 istituti su 41, pari al 75,6%) e Saronno dove 12 scuole su 17 (il70%) sono raggiunte dai mezzi pubblici
A livello di aree territoriali invece i migliori risultati si registrano sulle sponde del Lago Maggiore, con i comuni rivieraschi che fanno registrare il 100% degli istituti scolastici collegati con i trasporti pubblici, aiutati forse dalla particolare conformazione del territorio. Le maggiori difficoltà si registrano invece nel sud della provincia tra Cerro Maggiore, Lonate Ceppino, Solbiate Arno, Carnago e Cassano Magnago, dove le scuole raggiunte dal trasporto pubblico sono in media solo una su quattro, meno del 25%.
ETÀ DEGLI EDIFICI SCOLASTICI
Il ministero dell’istruzione università e ricerca definisce “vetusti” gli edifici scolastici statali che hanno più di 50 anni. Su questo terreno la Provincia di Varese sembra svantaggiata sia secondo la media nazionale (17,83% gli edifici vecchi), sia in rapporto alla media lombarda che la supera di quasi 3 punti percentuali: 20,43%. Un tallone d’Achille questo per l’intera regione e che peggiora ulteriormente in 5 delle 12 province lombarde: Como, Lodi, Mantova Pavia e Cremona, la peggiore, con il 35% degli edifici scolastici considerati vecchi.
Appena sotto a queste 5 province c’è Varese, con il 19,2 % degli edifici scolastici che hanno già compiuto mezzo secolo. Le maggiori criticità, tra le città maggiori, si registrano a Varese, dove 18 plessi statali su 50 (il 36%) sono vetusti. Segue Busto Arsizio, in linea con il resto della provincia con 19,5% degli istituti con più di 50 anni (8 scuole su 41) mentre decisamente più virtuose sotto questo profilo sono le città di Gallarate e Saronno dove le scuole vecchie sono rispettivamente 3 su 33 (9%) per la prima e 2 su 17 (11,8%) per la seconda.
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