A Lesa la posa della prima pietra per la “Casa del Fiore”: un rifugio di speranza per bambini malati di tumore
Nel salone dell’ex Società Operaia si è tenuta la cerimonia inaugurale. Un progetto della Fondazione per offrire serenità e normalità ai giovani pazienti dell’Istituto dei Tumori di Milano

Sabato 22 marzo è sttao un giorno di emozione e speranza. Nel Comune di Lesa si è svolta una cerimonia particolarmente sentita: nel salone dell’ex Società Operaia è stata posata la prima pietra della Casa del Fiore, un progetto profondamente simbolico e concreto allo stesso tempo, nato per donare ai bambini e ragazzi malati di tumore uno spazio di serenità e condivisione, accanto alle proprie famiglie.
Un’iniziativa, promossa dalla Fondazione Bianca Garavaglia, che non rappresenta soltanto la nascita di una struttura, ma anche la realizzazione di un sogno coltivato a lungo dai promotori: creare un rifugio sicuro, accogliente e immerso nella bellezza del paesaggio, dove affrontare la malattia possa diventare un po’ meno faticoso.
Un luogo dove ritrovare energia e sorrisi
La Casa del Fiore non sarà una semplice casa vacanza, ma un luogo protetto, pensato per offrire momenti di normalità e spensieratezza ai giovani pazienti della Pediatria dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Un punto di incontro per le famiglie, uno spazio dove ricomporre il sorriso, condividere esperienze e affrontare con più forza le difficoltà della malattia.
«Se il desiderio della vacanza non si può e non si deve spegnere, abbiamo cercato e trovato le condizioni: vicinanza al luogo delle cure, facilità nel raggiungerlo da Milano, paesaggio gradevole e possibilità di goderne con la famiglia in molteplici attività», ha dichiarato la dott.ssa Maura Massimino, primario della Pediatria INT.
Un ponte tra passato e futuro
Con l’inizio dei lavori di ristrutturazione, prende ufficialmente avvio il percorso verso la realizzazione della Casa del Fiore: un ponte tra passato e futuro, tra il ricordo di chi non c’è più e la speranza di chi verrà. Un traguardo fondamentale per la Fondazione, che intende restituire dignità e leggerezza a bambini e ragazzi provati dalla malattia.
L’appello: “Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti”
Per rendere questo sogno una realtà tangibile, la Fondazione lancia un appello alla comunità, alle imprese, agli enti e ai cittadini: ognuno può fare la differenza contribuendo alla creazione di un luogo dove il peso della malattia venga alleggerito dalla forza dell’amore, della natura e della condivisione.
Donare alla Casa del Fiore significa offrire una possibilità di vita, una parentesi di pace nel difficile percorso della cura. Una casa che sarà, per tanti, molto più di un luogo: una speranza concreta.
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