La Usag annuncia 80 licenziamenti
La ristrutturazione della storica azienda di Gemonio, oggi Swk utensilerie srl, riguarderà sia operai che impiegati. Tra le ragioni il calo vertiginoso del mercato delle auto
La Usag, marchio leader nel settore dell’utensileria, annuncia 80 licenziamenti. L’azienda, fondata 87 anni fa e diventata nel 2010 Swk Utensilerie srl dopo l’acquisizione della multinazionale americana Stanley Black&Decker, per lungo tempo è stata la regina del mercato e del distretto varesino dell’utensileria, nato grazie alla capofila di Gemonio. Un’azienda così identificata con il territorio che la “G” finale di Usag è un omaggio al luogo da cui nel 1926 è partita l’avventura imprenditoriale del fondatore Hermann Amos.
È difficile trovare un’officina meccanica che non abbia appeso sul pannello degli attrezzi almeno una chiave dall’inconfondibile colore rosso, perché gli utensili Usag sono da sempre sinonimo di qualità e affidabilità. «Non bestemmiare, adopera utensili professionali Usag» diceva lo slogan di una vecchia pubblicità. Ma a quanto pare la buona reputazione non basta perché oggi arriva l’ennesima ristrutturazione, che in parole povere significa licenziamenti, la quarta nel giro di pochi anni, causata dal calo del mercato delle auto in Europa che nell’agosto scorso ha fatto segnare uno storico -5%, il punto più basso degli ultimi vent’anni.
La mobilità colpirà trasversalmente tra lavoratori della produzione e impiegati in entrambi gli stabilimenti di Gemonio e Monvalle, riducendo il personale nel suo totale a poco più di 200 unità. Una caduta verticale dell’occupazione, considerando che fino a qualche anno fa solo lo stabilimento di Gemonio dava lavoro a oltre 500 persone. «Il comparto sta pagando a duro prezzo la crisi del mercato delle auto e delle manutenzioni – dice Giuseppe Marasco della Fim Cisl -. Le famiglie hanno pochi soldi e quindi oltre a non comprare le auto non le portano nemmeno dal meccanico».
Nel 2011 la Swk Utensilerie srl, con un fatturato di 101milioni di euro (+ 4,7% rispetto al precedente esercizio) e con un utile al netto delle imposte di poco più di 3 milioni di euro, si è piazzata al 48mo posto, su 1.218 aziende leader varesine, nella classifica stilata dalla pubblicazione "Made in Varese". Evidentemente non abbastanza per gli azionisti americani.
Nella mattinata e nel pomeriggio di oggi, giovedì 19 settembre, a partire dalle 8 e 30 i rappresentanti dei sindacati dei metalmeccanici, Fim Cisl e Fiom Cgil, incontreranno in assemblea i lavoratori di Gemonio e Monvalle.
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