Unione inquilini e Cub sullo sblocco di licenziamenti e sfratti: “A rischio migliaia di famiglie”
I sindacati chiedono un intervento immediato per liberare immobili di enti pubblici a favore delle famiglie che da domani rischiano di rimanere senza reddito e senza casa
A partire da domani, 1 luglio, scadrà il blocco degli sfratti, deciso dal Governo a seguito dell’emergenza Covid-19. Il sindacato Unione inquilini – Cub Varese sottolinea che «migliaia di famiglie e cittadini in difficoltà economica, saranno costrette a scegliere se pagare l’affitto e le utenze oppure fare la spesa. Migliaia di famiglie in difficoltà a pagare i mutui, aggredite dalla voracità delle banche».
Per il sindacato la situazione sarà aggravata anche dallo sblocco dei licenziamenti: «Allo sblocco degli sfratti si aggiungerà anche quello dei licenziamenti, una situazione esplosiva. Le istituzioni, nazionali, regionali, comunali, devono farsi carico del problema, stabilendo meccanismi di graduazione degli sfratti che garantiscano il passaggio da casa a casa».
Se non verranno prese contromisure il rischio è quello di trovarci davanti ad un’estate e un autunno caldissimi. Secondo il sindacato «occorrono ulteriori case popolari e nell’immediato che si utilizzino le case degli enti come Inps, Ferrovie, Ministero della Difesa e gli altri immobili pubblici inutilizzati».
Unione inquilini chiede al Prefetto di Varese di convocare un tavolo di crisi per affrontare questa emergenza, includendo i sindacati degli inquilini e i sindacati dei lavoratori, «per garantire il passaggio da casa a casa per gestire questa emergenza anche nella nostra provincia».
Infine l’avvertimento: «Arriveremo fino al Commissario ONU per i diritti umani delle Nazioni per denunciare la violazione del diritto alla casa, qualora non sia garantito il passaggio da casa a casa».
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