Roberto Maroni a capo della task force contro il caporalato e lo sfruttamento
L'ex-Ministro dell'Interno torna a ricoprire un ruolo istituzionale dopo che, qualche mese fa, aveva rinunciato alla candidatura a sindaco di Varese per problemi di salute
Roberto Maroni è stato nominato dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese a capo della Consulta per l’attuazione del Protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura e del caporalato.
Il suo insediamento è avvenuto oggi, mercoledì, alla presenza del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, e del presidente del Consiglio nazionale di Anci, Enzo Bianco.
Solo pochi mesi fa, a causa di un problema di salute, aveva dovuto rinunciare alla corsa per la poltrona di sindaco di Varese. Da diverso tempo non ricopriva più ruoli istituzionali dopo che in passato era stato ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e ministro dell’Interno.
A Maroni un compito importante, dunque, e cioè quello di dare impulso e attuazione al protocollo d’intesa firmato lo scorso 14 luglio e che mira a debellare una piaga estesa soprattutto nei settori dell’agricoltura e dell’edilizia.
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