Gadda contro la scelta di non rinnovare l’accordo con la Svizzera per i frontalieri in smart working
La deputata fagnanese di Italia Viva /Azione critica la scelta del Ministro dell'Economia Giorgetti che mette in difficoltà dal punto di vista fiscale i lavoratori frontalieri
«Il governo italiano, come anche confermato dal ministro Giorgetti, a differenza della Francia ha scelto di non rinnovare gli accordi fiscali amichevoli con la Svizzera su telelavoro, nati in modo sperimentale nel periodo pandemico. Una scelta da rivedere con urgenza».
Lo ha detto Maria Chiara Gadda, deputata e segretaria regionale lombarda di Azione-Italia Viva, nel corso della replica al question time in diretta televisiva con il ministro dell’economia e finanze, a proposito della richiesta di procedere con urgenza alla proroga delle misure di flessibilità fiscale a favore dei frontalieri previsto dall’accordo amichevole raggiunto tra Italia e Svizzera durante il periodo pandemico.
«In questi mesi imprese e famiglie hanno riorganizzato i flussi di vita e lavoro. Di questo bisognava tenere conto almeno allineandoci alla data del 30 giugno definita a livello UE sul piano contributivo. Lo stesso ministro ha promesso che valuterà una soluzione di transizione attraverso un emendamento, in attesa che gli attesi accordi con la Svizzera oggetto di confronto da anni vengano definitivamente ratificati dalle Camere. Certo è stata una scelta del governo italiano non intervenire per tempo, nonostante le richieste che sindacati e imprese di entrambi i Paesi avevano avanzato, attendendo la scadenza del 31 gennaio. Ma se la promessa verrà mantenuta, il gruppo di Azione-Italia Viva sosterrà ogni misura che sarà nell’interesse di migliaia di lavoratori italiani dei territori di frontiera. Perché su questi temi non ci sono bandierine politiche da piantare, ma soluzioni», ha concluso.
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