Consiglio generale della Cisl dei Laghi: “No agli scioperi senza certezze. Noi pragmatici”
La fotografia politica di Fabio Nava della Cisl lombardia chiude la riunione dei dirigenti della zona dei laghi: "Fedeli alla linea nazionale. Si discute ai tavoli ma pronti a difendere il diritto allo sciopero"
La Cisl dei Laghi ha riunito il suo Consiglio generale, mercoledì 13 dicembre, presso l’Hotel Gardenia di Cermenate. L’occasione per uno sguardo a questo 2023, con un occhio particolare alla situazione politico sindacale e alla legge di bilancio.
Ad aprire i lavori della mattinata l’intervento del segretario generale della Cisl dei Laghi Daniele Magon, che, ringraziando l’impegno delle diverse categorie dell’arcobaleno Cisl, ha delineato il focus dell’azione sindacale sul territorio dei laghi.
«Le circa 4 mila firme raccolte tra Como e Varese per la proposta di legge sulla partecipazione dei lavoratori alla governance d’impresa sono il positivo risultato di un impegno comune che ha visto un importante sforzo organizzativo, per una battaglia giusta. Fare sindacato vuol dire esserci. Sui territori, nelle aziende. Avere voce in capitolo da parte dei lavoratori all’attività dell’impresa è la strada per favorire lo sviluppo e la crescita economica dei nostri territori».
La sfida della prossimità. «La Cisl c’è, e vuole esserci sempre di più – ha continuato Magon -. In questo senso grande è l’impegno che stiamo mettendo in atto per consolidare la nostra presenza sui territori, adeguando le diverse sedi, in maniera virtuosa. Perché un ufficio, una luce accesa, un operatore presente significano rispondere al bisogno di prossimità che le persone chiedono. Una richiesta di servizi che siamo chiamati a soddisfare. La Cisl c’è e vuole esserci di più anche dentro le fabbriche. Perché è anche attraverso l’impegno sindacale nelle aziende che si può essere più vicini ai lavoratori».
Sicurezza sul lavoro. «La sicurezza sul lavoro è un tema che ci interpella ogni giorno – ha continuato Magon – e sul quale stiamo lavorando in sinergia con diverse realtà territoriali. Un impegno quotidiano con l’ambizioso obiettivo “zero”, che richiede sforzi condivisi e continui, senza mai abbassare la guardia».
Violenza di genere. «La violenza sulle donne è un fenomeno, purtroppo, non solo di oggi, che non dovrebbe esistere in una società civile. Rispetto chi invoca i minuti di silenzio per i tanti drammi che ha generato, ma credo anche che si debba continuare a fare rumore, a parlarne, perché solo in questo modo si può davvero creare cultura. Vogliamo una società ed un mondo del lavoro che crescano senza soprusi. E perché sia così nessuno deve sentirsi escluso dal dare il suo contributo».
Le guerre. «Non lasciamoci assuefare dai molti conflitti in atto – ha concluso Magon -. Anzi, cerchiamo la profondità, per mantenere alta l’attenzione anche sulle tante guerre dimenticate del nostro pianeta. Conoscere è un modo per affermare con maggiore forza il valore assoluto della pace».
A chiudere i lavori, dopo un ricco dibattito, la “fotografia” politica di Fabio Nava, segretario amministrativo e organizzativo della Cisl Lombardia, nel raccontare lo sforzo del sindacato alla costruzione dell’ultima Finanziaria: «Ricordare la storia della Cisl aiuta a capire il senso delle scelte che abbiamo compiuto negli ultimi mesi, in un contesto che rimarrà nei libri di storia, per la difficile situazione economica e l’altissima conflittualità in atto. Dentro questo quadro si spiega la nostra decisione di un approccio pragmatico alla Legge di Bilancio, passato dall’analisi di ogni singola voce. Il nostro, alla fine, è un giudizio fatto di luci e di ombre, che salva il buono e critica ciò che non va. Mentre altre sigle sindacali già avevano programmato lo sciopero senza che ancora esistesse un testo definitivo... Non è questo lo stile della Cisl. La coperta è corta, poche le risorse disponibili, consapevoli di questo la Cisl ha sempre scelto la linea del tavolo, fedeli al principio, come dice il nostro segretario generale nazionale Luigi Sbarra, che il “sindacalista non vende sogni, fa i conti con la realtà”». E per chiudere un accenno allo sciopero: «Mi è stato chiesto il perché degli ultimi scioperi non unitari. Ho risposto ancora con le parole di Sbarra: fino a quando ci sarà un tavolo in cui si potrà ottenere qualcosa noi saremo per la trattativa. Se, invece, dovesse essere attaccato il diritto allo sciopero, in quanto tale, saremo pronti alle barricate».
Ai partecipanti al Consiglio, quale strenna natalizia, la Segreteria ha lasciato un piccolo dono realizzato dai ragazzi diversamente abili della cooperativa Noi genitori di Erba.
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