Boom di richieste al Job Day promosso dalla Provincia: 340 candidati in cerca di lavoro
Giunta alla terza edizione, la giornata di incontro tra domanda e offerta promossa dai centri per l'Impiego ha proposto alcune novità. Maresca: "Oggi il 51% delle aziende non trova i profili di cui ha bisogno"
Banconieri di pasticceria, barista, cameriere. Ma anche magazziniere manutentore, estrusionista, carpentiere tecnico di laboratorio. Sono alcuni dei 25 profili di riferimento del Job Day in corso oggi, mercoledì 22 maggio, a Villa Recalcati sede della Provincia in Piazza Libertà a Varese.
Giunta al terzo anno, questa giornata di incontro di domanda e offerta di lavoro vede impegnati i Centri per l’Impiego della Provincia insieme a un partner privato, accreditato da Regione Lombardia, Randstad.
«Abbiamo iniziato tre anni fa in modo sperimentale ma siamo costantemente cresciuti e questa edizione propone molte novità – spiega Francesco Maresca funzionario dell’area Lavoro della Provincia – Oltre agli sportelli per i colloqui, abbiamo l’angolo Eurodesk che presenta le occasioni di tirocinio, volontariato o stage all’estero, uno spazio dove il nostro personale aiuta a compilare il curriculum e un’area dedicata al collocamento mirato per le categorie protette. Novità è una sezione riservata agli stranieri ospiti dei CAS di Varese e di Samarate a cui viene fatta una formazione in preparazione all’ingresso del mondo del lavoro».
Alla giornata odierna di colloqui si sono iscritti 340 lavoratori disoccupati o inoccupati: « L’incontro tra domanda e offerta di lavoro è stata pensata davanti ai numeri del mismatch: il 51% delle aziende non riesce a trovare le figure professionali di cui ha bisogno – racconta ancora Maresca – Oggi l’Italia ha un tasso di occupazione elevato ma offre stipendi che, confrontati con altri di area europea, sono bassi. Questo è un handicap perchè le fasce più giovani, che dovrebbero rappresentare un terzo dei nuovi assunti, sono attratte da offerte all’estero. Il tema è noto e, per ovviare, cerchiamo di migliorare l’incontro tra le parti, soprattutto le fasce più deboli che rimangono le donne, i giovani meno qualificati e gli adulti espulsi dal mondo del lavoro. Per queste categorie ogni anno proponiamo circa 3000 corsi di riqualificazione e aumento delle competenze per riportarli ad essere attrattivi nel mercato».
A compensare parzialmente la bassa offerta di manodopera ci sono gli immigrati una volta completato il percorso di inserimento: « Chi è già capace e ha una buona conoscenza dell’italiano partecipa al programma di colloqui».
Suddvisi per orari, gli iscritti al Job Day, una volta registrati all’ingresso, compilano un questionario indicando i profili preferiti, quindi attendono il colloquio svolto dal personale del centro per l’impiego o dall’agenzia privata per la preselezione: «I profili che verifichiamo, li trasferiamo poi alle aziende che faranno a loro volta il colloquio di selezione» racconta ancora il dottor Maresca.
Tra i partecipanti anche alcuni studenti dell’istituto Newton e del De Filippi di Varese, invitati per colloqui di orientamento in vista del prossimo loro ingresso nel lavoro.
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