Elezioni RSU negli ospedali Sette Laghi: “Ambiente sereno e contratto decentrato tra le priorità della FC Cgil”
I candidati della FP Cgil Anita Manca Dario Melone Michele Vallario presentano la loro visione dell'attuale situazione e i temi prioritari su cui si impegneranno

In vista delle elezioni dei rappresentanti sindacali aziendali negli ospedali dell’Asst Sette Laghi che si terranno i prossimi 14,15 e 16 aprile, abbiamo rivolto quattro domande alle sigle sindacali che si presentano.
Le domande
1) Quali sono le principali richieste che avete raccolto tra i dipendenti?
2) Tra i problemi: turni pesanti, difficoltà nei rifornimenti di medicinali e beni, parcheggi, contratto integrativo qual è, secondo voi, la criticità maggiore ?
3) Se eletti, la prima cosa per la quale vi impegnerete
4) Un appello ad andare a votare
Le risposte dei candidati della FP Cgil Anita Manca Dario Melone Michele Vallario
Quali sono le principali richieste che avete raccolto tra i dipendenti?
Dario: Le lamentele più ricorrenti riguardano le questioni salariali. I carichi di lavoro aumentano, si richiede sempre più flessibilità e disponibilità al personale, gli accessi alle strutture crescono… ma la busta paga resta sempre la stessa. Questo sta spingendo molti colleghi a dimettersi, anche perché con queste condizioni la professione non è più attrattiva. I concorsi vanno deserti.
Michele: I nostri colleghi ci segnalano soprattutto turni pesanti, difficoltà nell’approvvigionamento dei materiali, carenza di personale e DEP insufficienti, lenti rispetto ad altre aziende sanitarie lombarde.
Anita: Aumentare il valore delle indennità per turni e pronte disponibilità, e prevedere più DEP che portino a un reale incremento degli stipendi. Questa è una richiesta forte che emerge tra le lavoratrici e i lavoratori.
Tra i problemi – turni pesanti, difficoltà nei rifornimenti di medicinali e beni, parcheggi, contratto integrativo – qual è, secondo voi, la criticità maggiore?
Dario: In questo periodo, la difficoltà nel reperire materiali, da semplici punti per graffettatrici a farmaci salvavita, sta esasperando il personale. Ci troviamo a somministrare terapie cercando di preservare la nostra salute nonostante la mancanza di dispositivi di protezione individuale. È inaccettabile.
Michele: La carenza di personale resta la questione più critica. Non solo aumenta il carico di lavoro, ma incide pesantemente anche sul benessere psicologico. E i concorsi, ormai sempre più rari e spesso deserti, non aiutano.
Anita: C’è un grave problema di rispetto dell’orario di lavoro. Lo straordinario programmato è diventata la norma, e spesso siamo costretti a trovare soluzioni in autonomia alla mancanza di farmaci e presidi. Non è normale.
Se eletti, qual è la prima cosa per la quale vi impegnerete?
Dario: C’è tanto da fare, ma la priorità è affrontare ciò che è ormai diventato cronico. Non è pensabile che un’operatrice o un operatore debba sperare di trovare le divise pulite a inizio turno o debba decidere a chi somministrare prima la terapia per mancanza di materiali. Non siamo in medicina delle catastrofi: dobbiamo ricostruire una quotidianità serena, perché curando chi cura, si cura meglio la comunità.
Michele: Lavorare in cooperazione con gli altri rappresentanti per ottenere un contratto decentrato che affronti temi cruciali come i regolamenti, i DEP e l’aumento delle indennità. Serve un’azione concreta e condivisa.
Anita: Il nostro impegno sarà sul rispetto del CCNL e del contratto integrativo, con una tutela reale e costante delle lavoratrici e dei lavoratori.
Un appello ad andare a votare:
Dario: Votare è un gesto semplice ma potente. È il primo, forte segnale per chiedere un cambiamento di rotta. È democrazia vera, ed è alla portata di tutti. Ricominciamo da qui: dal voto, un gesto che fa rumore. Scegliamo il sindacato che c’è davvero.
Michele: Ogni voto conta. È l’unico modo per far sentire davvero la nostra voce e per non lasciare che siano altri a decidere al nostro posto.
Anita: Votare è fondamentale: più voti avrà la lista, più forte sarà la delegazione sindacale nel trattare con l’azienda. È il momento di partecipare.
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