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Ecco gli “angeli” di Deborah

Intorno a Deborah Iori si è formata una straordinaria catena di persone e associazioni che hanno contribuito alla raccolta di fondi per le cure negli Usa

141tour: leggiuno: le persone

Deborah Iori (leggi la sua storia) è tornata nella sua casa di Sangiano dopo quattro mesi di ricovero presso un centro specializzato americano dove è stata curata dallo specialista di fama mondiale William Rea. Sta meglio anche se dovrà tenere un regime alimentare rigorosissimo e ritornare periodicamente in Texas  per monitorare la grave sindrome di cui soffre: la MCS, ovvero sensibilità multipla chimica, una malattia autoimmune molto rara.

Attorno a Deborah si è formata una straordinaria catena di solidarietà fatta di tante persone e associazioni che hanno contribuito alla raccolta di fondi per permetterle di curarsi negli Usa. Un segno importante a cui la stessa Deborah ha rivolto un pensiero carico di gratitudine e affetto.

Si dice che la solidarietà sia muta, è vero. Ma è altrettanto vero che conoscere alcuni di questi “angeli” e ringraziarli collettivamente, una volta tanto, farebbe bene a tutti. Durante  la tappa di Leggiuno del 141 Tour Expo ne abbiamo conosciuti tre (foto sopra), guarda caso tre donne, che ci hanno raccontato il loro impegno per Deborah e l’importanza di far sentire intorno a una persona in difficoltà il calore di un’intera comunità.

Una di queste è Ilaria Moretti sua amica d’infanzia: «Noi siamo sempre stati con lei anche da lontano e continuiamo a raccogliere fondi per sostenere le sue cure. La sostenibilità passa anche dalla solidarietà».

La solidarietà in questo caso è stata trasversale tanto che per Deborah si sono mobilitate associazioni di diversi comuni: «Non importa se Deborah non è di Leggiuno – dice  l’assessore Barbara Zarantonello–  ciò che conta è dare un supporto a lei e alla sua famiglia. E per questo ringrazio la preziosa collaborazione dei leggiunesi e delle associazioni».

 

 

Pubblicato il 24 Agosto 2015
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