E’ morto Maniglio Botti, il signore dei cronisti varesini
E' morto improvvisamente nella giornata di giovedì 14 maggio: è stata una delle colonne della Prealpina
Aveva compiuto nel settembre scorso 70 anni: una festa grande fatta prima dell’emergenza. Ma è stato attivo sui social fino a poche ore fa, con il garbo e la cultura che lo caratterizzavano. Ma ora non c’è più: perchè la vita può cambiare in pochi attimi e spesso “la nera signora” ti prende alla sprovvista, in un momento.
E’ con stupore e tristezza infatti che abbiamo accolto la notizia della morte di Maniglio Botti, una delle colonne della cronaca varesina.
La sua vita di cronista si è svolta tutta all’interno dello storico giornale varesino La Prealpina: «E’ cresciuto con me, quando ero il suo direttore – Racconta Pierfausto Vedani, con la tristezza di chi ha perso una persona di famiglia – Eravamo una squadra pazzesca, allora. E lui era come un fratello: era sempre accanto a me anche negli anni più duri, quelli del terrorismo».
«La sua morte è una perdita per tutta la città. Gi volevano bene tutti, aveva una umanità eccezionale – ricorda Vedani – Non solo scriveva molto bene, ma era un grande lettore: era una persona cristallina, con gran senso umorismo e di grande cultura».
Botti, in pensione da qualche anno, ora era collaboratore di RMF Online, insieme a un altro giornalista della “squadra Vedani”: Massimo Lodi.
A sua moglie e suo figlio il più grande abbraccio dalla redazione di Varesenews, che si stringe a loro commossa.
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