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Danilo Rea, tributo in jazz a Fabrizio De Andrè

L’occasione per ascoltarlo sarà al Teatro Sociale di Luino l’undici ottobre, alle 21

Il cd "Tributo a Fabrizio De Andrè" è nato concretamente dopo il concerto che Danilo Rea tenne nel giardino della famiglia del grande cantautore «L’incontro con Dori Ghezzi è stato fondamentale ed ha sicuramente contribuito ad ispirare un repertorio affascinante, – afferma Danilo Rea – con pezzi che tutti conoscono e che ogni volta emozionano. Canzoni che vengono reinterpretate attraverso la tecnica improvvisativa, sempre con rigore, senza snaturarle. Del resto De Andrè era molto meticoloso, passava ore ed ore su una battuta, ascoltava e riascoltava gli arrangiamenti per scegliere quello più adatto al pezzo». Danilo Rea è certamente uno dei pianisti che più hanno segnato la scena jazz italiana degli ultimi decenni: l’occasione per applaudirlo sarà al Teatro Sociale di Luino l’undici ottobre alle 21 proprio con il suo “Tributo a Fabrizio De André” edito dalla prestigiosa etichetta ACT.Il concerto, previsto dal cartellone del festival Jazz in Maggiore per il primo agosto scorso è stato sostituito all’ultimo momento con l’eccellente duo Zambrini-Dalla Porta per gravi impedimenti del celebre artista romano. Chi non avesse già acquistato i biglietti in agosto, potrà trovarli all’ufficio IAT di Luino al costo di 10 Euro. Un concerto per pianoforte solo, durante il quale verranno proposte tutte le canzoni del cd, da “Bocca di Rosa” a “Caro Amore”, dal trattamento free jazz di “Girotondo” fino alla malinconia de “La Canzone di Marinella”. Sarebbe naturale chiedersi come sia possibile rappresentare delle storie privandole delle parole, di quello che è l’elemento chiave di ogni narrazione: Danilo Rea ci riesce perfettamente, con il suo pianoforte,attraverso il potere evocativo del suono e la ge erosa ricchezza della sua fertile sensibilità e creatività artistica.

Diplomato in pianoforte classico, dalla cui tradizione continua a trarre ispirazione, Danilo Rea debutta nel 1975 nella musica jazz con il Trio di Roma (Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto) e arriva a suonare con alcuni tra i più grandi solisti statunitensi come Chet Baker, Lee Konitz, John Scofield, Joe Lovano. Nel 1997 dà vita, con il contrabbassista Enzo Pietropaoli e il batterista Fabrizio Sferra, ai Doctor 3, un trio che da un decennio calca i più importanti palcoscenici del jazz italiano. Sono numerose le sue performance nell’ambito del pop, come pianista di fiducia di artisti quali Mina, Claudio Baglioni, Pino Daniele e come collaboratore, tra gli altri, di Domenico Modugno, Fiorella Mannoia, Renato Zero, Gianni Morandi e, più recentemente, Gino Paoli. Ingresso 10 € Prevendita presso Ufficio IAT Luino.

Pubblicato il 19 Settembre 2011
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