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La casa sul lago dove i coreani studiano Brahms

Che cosa porta ogni anno centinaia di stranieri nel piccolo borgo dell'Alto Varesotto? La bellezza del paesaggio e l'amore per la musica classica che un'eredità preziosa ha contribuito ad alimentare

Brezzo di Bedero è un borgo tra lago e montagna che conta poco più di mille abitanti. E così appare durante i mesi più freddi dell’anno. Ma appena la temperatura comincia a salire e la foschia sul lago si dirada, anche quel paesino dell’Alto Verbano si trasforma. Per strada gli Hallo diventano più frequenti dei Ciao e le casette con il tetto a punta, che spiccano in mezzo al verde della collina, tornano a vivere abitate da centinaia di olandesi. Brezzo di Bedero non è una località turistica "mordi e fuggi". È la seconda casa che molti stranieri hanno fatto propria, scegliendo di viverci anche per più di un mese all’anno. Ci sono gli olandesi, quelli del villaggio dai tetti rossi, i tedeschi, gli svizzeri, i francesi. Da qualche anno ci sono anche dei giovani coreani che partono per l’Italia per arrivare proprio lì, non per godersi il lago, ma mossi dall’amore per la musica classica.

La meta in questo caso è quasi sempre Casa Paolo, una villa a poche centinaia di metri dal centro di Bedero dove accordi ed armonie vengono tramandate ormai da un decennio, in onore di Paul Baumgartner, pianista e musicologo, che prima di morire (a Locarno nel 1976) decise di donare al comune la sua residenza sul lago. Tra le sue ultime volontà il maestro aveva espresso anche il desiderio di portare avanti l’insegnamento della musica ad allievi di tutto il mondo. C’è voluto del tempo, ma quell’intenzione non è stata disattesa. Grazie all’impegno di alcuni cittadini e all’interesse di un’amministrazione illuminata, le porte di Casa Paolo sono state riaperte nel 2003. Oggi è gestita da un’associazione guidata dal giovane pianista Marco Targa che è anche direttore della stagione concertistica dedicata all’artista elvetico. Targa è affiancato anche da importanti docenti, come Roberto Coviello, Stelia Doz e Guido Salvetti.

Il luminoso salone al piano terra ospita ore e ore di lezioni di canto lirico e di pianoforte (con la fortuna di poter suonare un Bechstein di inizio Novecento), le master class con allievi da tutto il mondo e le prove per i concerti estivi. Ad agosto in paese si tengono “I concerti di Casa Paolo” e la "Stagione musicale della Canonica" (una tradizione che dura da quasi mezzo secolo). Due eventi che portano a Brezzo di Bedero anche molti artisti internazionali. «I turisti amano questa offerta culturale» spiega il professor Mario Manzin esperto d’arte e direttore artistico della rassegna della Canonica «tra il pubblico ci sono sempre molti stranieri». Come mai i villaggi olandesi e tedeschi siano nati proprio a Brezzo non siamo riusciti a scoprirlo fino in fondo. Però abbiamo capito cosa ha contribuito a conquistare il loro cuore.

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Pubblicato il 01 Settembre 2013
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