Pellicini ricorda Svampa: «Mancherà la sua elegante ironia»
Il sindaco di Luino ricorda le diverse occasioni in cui il cantautore si esibì nella cittadina lacustre, sempre con grande successo di pubblico
«Nanni Svampa ha avuto la capacità di amalgamare la cultura e l’arte milanese con le arie del Lago Maggiore. Era una persona intelligente e un grande uomo di spettacolo. A Luino si è esibito spesso e ha sempre avuto molto successo. Ho nel cuore le canzoni risorgimentali e anarchiche interpretate dai Gufi, da “Addio Lugano Bella” a “Morte a Franz, Viva Oberdan”. Mancherà la sua elegante ironia».
Andrea Pellicini, sindaco di Luino, ricorda così Nanni Svampa, che si è spento ieri sera all’Ospedale di Varese.
«La poliedricità di Nanni Svampa – prosegue Pellicini – emerge sin dal suo percorso di studi: chi avrebbe mai pensato che un artista avrebbe scelto di iscriversi all’Università Bocconi, laureandosi in Economia e Commercio? A conferma di questa sua ecletticità, anche in quel contesto, si distinse con un debutto sulle scene milanesi in due riviste goliardiche. A Luino, nel 2011 partecipò alla presentazione del libro di Maria Pia Agnello “Bocconi anni ’60”, in cui venne intervistato proprio in merito al periodo trascorso presso l ‘ateneo. Durante la sua vita, il ruolo del lago emerge a tal punto da sceglierlo quale luogo in cui vivere, ricaricarsi ed ispirarsi come nella prima parte della sua esistenza. “Sono nato sotto il segno dei Pesci ascendente cavedano in carpione” , afferma nella sua autobiografia “Scherzi della memoria”, in cui ricorda anche episodi divertenti dedicati ai viaggi sul treno della Milano – Luino in cui raggiungeva le sponde del Maggiore tra le barzellette di suo padre e le storie stralunate di un Dario Fo giovanotto, che studiava a Brera».
«A Luino, una delle ultime occasioni pubbliche per incontrarlo avvenne nel 2012 per la presentazione del libro “Attenti al gorilla”, edito da Lampi di Stampa in cui venne intervistato dal giornalista Diego Pisati – conclude il sindaco di Luino – La manifestazione, organizzata in occasione del trentennale dalla scomparsa di Georges Brassens, padre di tutti i cantautori che Svampa ha sempre molto apprezzato, fu molto partecipata. Un avvenimento che fu riproposto ai cultori della canzone d’autore e della poesia contemporanea, con la traduzione letterale della sua opera, un omaggio rivolto al poeta della canzone».
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