Una canzone ricorda Damiano, fondatore di Strade pulite. La sua storia in Parlamento
Con la sua bicicletta girava per i boschi della Valganna per ripulirli dai rifiuti. A un anno dalla sua tragica scomparsa il Maestro Riccardo Ceratti gli ha dedicato una canzone e il deputato varesino del M5s Antonio Ferrara lo ha ricordato con un intervento alla Camera dei deputati
Damiano Marangoni, cosa vi dice questo nome? In molti se lo ricorderanno per averlo incrociato sul ciglio di una strada o in prossimità di un bosco della Valganna con la pettorina gialla mentre raccoglie i rifiuti abbandonati e li sistema nei sacchi. Ne ha riempiti a decine, con quell’umiltà che solo i grandi uomini sanno avere.
In provincia di Varese era diventato un simbolo e aveva trovato degli aiutanti. Tutti lo chiamavano per nome, riconoscendo in lui una familiarità non scontata perché Damiano lavorava gratuitamente per il bene comune più prezioso insieme alla vita: la salute dell’ambiente. Aveva fondato l’associazione “Strade pulite” e la sua opera era apprezzata non solo dalla gente comune ma anche dagli amministratori pubblici.
Quest’uomo di mezza età era una persona colta, dai mille interessi, capace di mettere insieme più esistenze, tutte umanamente ricche.
Damiano se ne è andato tragicamente nel luglio del 2023, per scelta. Il suo esempio e la sua tensione etica però non sono passate inosservate e la sua storia è diventata una canzone, “Guardami”, composta ed eseguita dal Maestro Riccardo Ceratti. I due si erano conosciuti proprio grazie all’attività di “strade pulite” e a cementare la loro amicizia era stato l’amore per la musica. Damiano, infatti, era un cultore di house music.
Così lo ricorda Ceratti: «Damiano è per me un foglio bianco, impossibile da riempire. Con lui ho avuto la stessa visione del mondo e della società, diverse volte è stato a cena da noi e nel mio studio di registrazione. Mi raccontava del re del mondo, che ci tiene prigionieri. Della sua voglia di cambiare tutto, del suo impegno politico, della sua passione per la computer music. Strade pulite era la sua creatura, ma lui era un battitore libero, impossibile da trattenere, etichettare, controllare; se mai nella vita ho conosciuto uno spirito veramente libero, questo era lo spirito di Damiano Marangoni. La canzone che ho scritto per lui, per non dimenticare, per esorcizzare il demone del tempo, in realtà è un sunto di tre minuti, di quello che mi raccontava.
In forma canzone di quell’ultima parte, terribile, della sua breve ma vita intensa. Un gilet giallo ad alta visibilità, un sacco per i rifiuti, una bicicletta e la maniglia di una porta da tirare, oltrepassare, da lì quell’avventura che ha scosso molte coscienze, una carta, una bottiglia di plastica, un rifiuto qualsiasi in meno sul ciglio della strada è bellezza per gli occhi di tutti.
Ho detto di tutti, anche di quelli che li hanno buttati. Ho passato diverse notti pensando a lui, alla sua vicenda, mi accorgo che non ho risposte neanche frugando nelle sue parole, frutto di diverse conversazioni. Questa piccola “song” non ha la pretesa di nulla, se non quella di ricordarlo da parte mia con la musica, la musica che anche lui tanto amava».
La storia di Damiano è arrivata fino in Parlamento grazie al deputato varesino del Movimento Cinque Stelle Antonio Ferrara che ha letto questo testo alla Camera dei deputati:
Onorevoli Colleghi,
Oggi voglio ricordare una figura straordinaria, Damiano Marangoni, e il suo esempio di civiltà. Il cantautore varesino Riccardo Ceratti gli ha dedicato la canzone “Guardami”, che cattura l’essenza del suo impegno e della sua vita. Damiano, fondatore di Strade Pulite, ha iniziato nel2015 un’opera di raccolta rifiuti lungo le strade della Valganna, armato solo di una bicicletta, guanti e sacchetti. Da un gesto individuale è nato un movimento che ha coinvolto decine di volontari, sensibilizzato scuole e comunità, e promosso il rispetto per il bene comune. Non era sul divano a lamentarsi, ma sulle strade a lavorare per tutti noi, senza nulla in cambio. Eppure, nonostante il riconoscimento unanime del suo operato, Damiano purtroppo non ha mai ricevuto il premio promesso dalla Regione Lombardia e dal suo Presidente Attilio Fontana. Questo premio, fu rimandato. Tuttavia, quel momento non è mai arrivato. Le istituzioni avrebbero dovuto sostenerlo, e invece l’hanno ignorato, lasciandolo solo anche nei momenti più difficili. Damiano ha raccontato la sua storia nel libro “StradePulite: Un’avventura di civiltà”, un manifesto del suo impegno per l’ambiente e il decoro. Non possiamo dimenticare che Damiano, purtroppo, è stato abbandonato fino a vivere per strada e, infine, a una tragica fine nel 2023. È un fallimento che deve farci riflettere: le istituzioni devono essere al fianco di chi, con sacrificio e dedizione, costruisce valore per la collettività. Il suo esempio ci ricorda che ogni piccolo gesto può fare la differenza e che le istituzioni devono essere sempre pronte a sostenere chi opera per il bene comune.
Grazie
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