Un gioco di squadra
Le ragioni del "matrimonio" tra Varesenews e Legnanonews. Noi con 22 anni di storia, loro con undici. Per entrambi il valore è la relazione con le comunità e l'autorevolezza grazie a un continuo lavoro attento e curato
In punta di piedi e con la massima attenzione all’ascolto. Siamo arrivati così a Legnano. Una città dalla grande storia, umana, culturale, sociale e industriale.
Erano anni che guardavamo con curiosità al lavoro di Legnanonews. Un progetto che ci ricordava molto il nostro cammino. Una redazione al femminile con in testa un professionista attento e capace di leggere la propria realtà.
È stato un avvicinamento lungo e paziente nello stile tipico di Varesenews. In 22 anni abbiamo capito che occorre avere umiltà e visione. Due parole che non sempre viaggiano in sintonia, perché quando pensi di aver capito una cosa, hai anche la presunzione che la puoi fare solo tu, e l’umiltà va a farsi benedire.
Insomma, la conoscenza di Marco Tajè e della sua squadra è avvenuta nel tempo e con occasioni diverse. In casa loro, ma anche nelle nostre iniziative. Così abbiamo guardato da lontano i loro cambiamenti, la crescita, lo sviluppo che aveva sempre una parola a tenere insieme tutto: autorevolezza. Per un giornale quella non è una semplice definizione, è la convalida del valore. Mai abbiamo dubitato delle loro notizie e avevamo ogni volta la conferma del buon lavoro.
L’altro ingrediente che fa parte di ogni nostra ricetta è quello dello stile attento alle persone e alle comunità. La prima forma è quella interna, quella delle persone che ci lavorano. Per Marco Tajè ogni soluzione alla crescita del “suo” Legnanonews sarebbe dovuta partire dalla salvaguardia delle persone che ci lavoravano. Non era interessato ad altro se non a fare un bel giornale con la freschezza e la passione delle sue collaboratrici.
Queste in sintesi le ragioni di un fidanzamento che nel tempo è diventato un matrimonio.
Qual è il nostro interesse? Un progetto editoriale richiede massima trasparenza e per questo rispondiamo con serenità a questa domanda. Dopo vent’anni di storia Varesenews ha iniziato a riflettere su cosa fare da grandi. Una riflessione tipica di quell’età pur sapendo che fin lì avevamo fatto tanta strada, ma sempre con l’entusiasmo di una startup. Sempre convinti che se perdi il collegamento diretto con i territori e le comunità non puoi avere visioni rispetto a cosa costruire per il futuro.
Abbiamo così deciso di crescere partendo dalla dimensione territoriale e poi con un progetto ancora più ampio. Nel giro di pochi mesi sono nati Malpensanews, con uno sguardo all’area dell’aeroporto e al Piemonte, Saronnonews, crocevia di quattro diverse province, e poi abbiamo acquisito Verbanonews che ci porta in Piemonte fino all’Ossola per dare una informazione di sistema a tutto il Lago Maggiore. Da ultimo Legnanonews che copre tutto l’Altomilanese fino alle porte di Milano. Un’area di quasi due milioni di abitanti che comprende due stati, due regioni e cinque province e un’area metropolitana (Varese, Como, Monza Brianza, Milano, Novara e VCO).
Un network che è il punto forte di V2 media, un progetto che partendo dall’informazione diventa uno strumento di connessione per le comunità.
Il giornalismo è profondamente cambiato negli ultimi vent’anni. È sempre più evidente il legame tra le persone e i professionisti. I social network sono entrati nelle vite di tutti modificando abitudine allargando l’informazione in un modo prima inimmaginabile. La nostra funzione è sempre più quella di stare in mezzo alle comunità facilitandone la comprensione dei fenomeni e informandola giorno dopo giorno basando la relazione sulla fiducia della cura del nostro lavoro.
Legnanonews è protagonista di tutto questo. Lo ha vissuto e dimostrato negli undici anni della sua storia.
Questo momento che stiamo vivendo entrerà nei ricordi di tanti, forse passerà alla storia. Ne avremmo fatto tutti a meno, ma se mai ne avessimo avuto bisogno, negli ultimi due mesi, in mezzo a difficoltà grandissime la squadra di Legnanonews ha svolto un lavoro fantastico.
Il nostro interesse qui è quello di rendere sempre più bello e grande questo progetto editoriale. Di farlo in una area territoriale ancora più estesa. Ognuno con la propria autonomia, ma con una sinergia reale.
E poi, ci guadagniamo tanta conoscenza in più. Fino a pochi mesi fa per chi scrive il Palio era una bella rievocazione storica dove correvano dei cavalli e tutti erano in maschera (meglio: in costume d’epoca). Il Palio è la vita, è l’essenza, è un collante culturale di comunità che si incontrano ogni giorno e che condividono valori ed esperienze.
Felici di esser qui e di iniziare un nuovo tratto di strada insieme.
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