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“Una giunta dei partiti e non degli elettori”

Roberto Caielli e Sergio Tredici di Insieme per Sesto commentano le nuove nomine del sindaco Marco Colombo. Per il gruppo che per quindici anni ha governato la cittadina dovrà ora affrontare la sfida dell'opposizione

«La giunta Colombo è stata decisa dai partiti e non dagli elettori. Ma prima di giudicare questo gruppo vediamolo all’opera. Noto che Colombo non ha mantenuto la promessa di rispettare la scelta degli elettori, con molti nomi per niente frutto dell’esito delle urne, ma di accordi a tavolino». Roberto Caielli, coordinatore di Insieme per Sesto, commenta le nomine rese pubbliche oggi dal nuovo sindaco di Sesto Calende Marco Colombo. «Vedo tra gli assessori alcune persone che conosco e che spero possano operare bene se non si faranno condizionare dalla politica – dice il candidato del gruppo uscente, Sergio Tredici -. Altri nomi, poco noti ai sestesi, sono chiaramente delle scelte di partito, probabilmente degli accordi precedenti. Vedremo, penso che dovremo giudicare dai fatti, come faranno i cittadini. La mia opinione è che il voto è stato condizionato dalla politica in misura importante. E’ ovvio che in questo il tema moschea ha giocato a favore del centrodestra».
 
I rappresentanti di Insieme per Sesto commentano inoltre le nuove sfide che dovrà ora affrontare il loro gruppo passato all’opposizione dopo quindici anni di governo della cittadina: «Per noi ora è il momento di riflettere sul risultato – aggiunge Caielli  che, lo dico francamente, non è giunto inaspettato. Sentendo la gente comune si capiva che il nostro feeling positivo con Sesto stava consumandosi. Molti di noi da tempo lo avevano avvertito e personalmente sento la responsabilità di non aver trovato, con gli altri amici, le contromisure. Questo mi amareggia molto. Certo la prova era difficile, ogni elezione è una nuova scelta e la possibilità di cambiamento ci sta tutta. Il fatto è che gli elettori giudicano anche come sono stati amministrati, non solo ‘il fare’ ma il come. Spesso il ‘come’ è più importante del ‘cosa’». Con questo voto i cittadini hanno chiesto una rottura rispetto al passato. Molto peso è stato dato alla questione moschea.
«Avevamo creduto che la questione fosse chiusa e chiarita, ma ha pesato in modo devastante quella lettera inviata a 2/3 mila persone, non per ammettere un errore di metodo, come dissi in Consiglio Comunale, ma con la pretesa di spiegare alla gente che aveva torto. Questo ha incrinato la fiducia di tanti e molti ce lo hanno rimproverato. In questo senso possiamo dire che è stato un voto politico: sul tema moschea-immigrazione il messaggio delle destra è stato prevalente sui risultati del buon governo da noi presentati». Il primo faccia a faccia tra maggioranza e opposizione è in programma il prossimo 23 giugno, appuntamento con il primo consiglio comunale. «Dobbiamo tenere presente – ha concluso Caielli – che quasi 2600 setesi hanno avuto fiducia in noi. Non sono pochi, anche se nel 2004 furono più di 3000. Cerchiamo di capire le delusioni e di parlare con chi 5 anni fa aveva creduto in noi e stavolta ha scelto diversamente. Parleremo loro con proposte, non solo a parole. Come? Avremo una pluralità di strumenti organizzativi: il gruppo consiliare e il gruppo dei candidati che continueranno il loro impegno, il giornale A tutto Sesto e il supporto dei partiti, a cominciare dal PD. Ma la novità è che vogliamo trasformare Insieme per Sesto in un organo di partecipazione aperto a tutti. Per questo ci daremo una regia stabile e uno Statuto, perchè Insieme per Sesto non sia solo una lista civica ma anche un movimento».

Pubblicato il 15 Giugno 2009
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