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Passaggio di consegne tra i Giovani Padani

Congresso cittadino: lascia Andrea Galli. Il nuovo coordiantore è Mattia Prato

Si è svolto questo pomeriggio il congresso dei Giovani Padani di Luino, che ha
visto il passaggio di consegne del ruolo di coordonatore dall’uscente Andrea Galli all’entrante Mattia Prato. Nella sezione cittadina della Lega Nord c’erano diversi Giovani Padani di tutta la provincia e diversi membri del Carroccio locale.
Galli, 23 anni, è stato il fondatore del gruppo stesso: «Se mi guardo indietro vedo un percorso lungo e ricco di soddisfazioni. Ho iniziato a lavorare a questa sezione giovani nel dicembre del 2009 quasi in solitaria e, nell’arco di pochi mesi, il gruppo, pur ridotto, era già operativo. In un anno e mezzo di vita, l’inaugurazione ufficiale è avvenuta nell’aprile 2010, l’MGP Luino si aggira intorno alle 15 unità ed è la prima realtà politica giovanile del Luinese».
Impegno e passione, questa è la riccetta, ricorda Galli, che conclude specificando che: «Ho deciso di affidare il ruolo di coordinatore a Mattia dopo solo un anno e pochi mesi perchè credo nel concetto di ricambio e di spirito di gruppo: da domani sarò di nuovo operativo, agli ordini den nuovo coordinatore».
Come di prassi, è stato il coordinatore provinciale, il gallaratese Andrea Tomasini, ad ufficializzare il cambio di coordinamento, pur in un’atmosfera amichevole, che poco ha della ridondante formalità che di solito si associa alla politica: questi ha ringraziato Galli e ha "benedetto" il venticinquenne Prato, il quale ha tenuto un breve discorso: "Sono un primus inter pares- ha tenuto a specificare- qui non ci sono capi: le decisione e le iniziative, come abbiamo sempre fatto con Andrea, si prendono in gruppo. Qui non ci sono cadreghe da spartire, ma solo idee e battaglie da portare avanti". Incrementare il numero dei componenti del gruppo, questo è il primo obiettivo di Prato: «Di qui a fine anno dovremo essere capaci di reclutare 1-2 ragazzi in più: ci riusciremo se saremo sul territorio, davanti alle scuole, ai dibattiti
pubblici, come abbiamo sempre fatto».

Pubblicato il 25 Giugno 2011
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