Giorgio Fiorio, commissario leghista alla sezione di Luino, si dice vittima di una incresciosa aggressione, e spiega come è andato l’episodio della zuffa di martedì sera, che aggiunge pepe alla vicenda leghista di questi giorni. «Ho subito una mossa di judo, sono stato spinto e mi è stata messa una gamba dietro le mie gambe. Ho subito una torsione bel busto, e non sono caduto di piatto. Non mi sarei mai stato aspettato nulla del genere».
Fiorio ha preso una botta alla spalla e al collo; si è fatto medicare in pronto soccorso: conferma la prognosi di sette giorni per le contusioni, ma dice che era solo un confronto tra militanti e non tra reguzzoniani e maroniani, anche se nel partito ormai viene trattato così.
«Ci siamo affrontati per un documento interno, non aggiungo altro – racconta – un pezzo di carta interno nostro. Non voglio fare nomi, ma c’erano solo 4 persone, eravamo in 5 in sezione. Dunque sono molto amareggiato, le discussioni possono essere anche molto animate, ma quando il dialogo si tramuta in qualcosa di più c’è amarezza».
Fiorio è stato anche assessore in provincia ai tempi della giunta Ferrario.