Compagnoni presenta la lista e fa il pieno
Gran numero di simpatizzanti e curiosi per l'esordio della nuova formazione cittadina che contiene diverse anime politiche
Il primo a presentare la propria squadra, L’Altra Luino, è stato Franco Compagnoni, cardiologo noto nella cittadina ed ex vice sindaco della giunta Pellicini, di cui non è più parte dal mese di gennaio.
Ma del passato, ieri mattina, il candidato Compagnoni non ha fatto grandi accenni. Ad accogliere lui e la sua lista una notevole quantità di persone, rappresentanti del mondo associativo e sportivo, del mondo commerciale, semplici cittadini e curiosi in quantità tale che molti sono dovuti rimanere fuori dal salone, in piedi, per poter ascoltare il progetto politico che più di altri sta suscitando una certa curiosità in provincia di Varese.
Compagnoni è riuscito infatti a mettere insieme persone provenienti dalla sinistra alla destra passando per il centro, “riunendoli” attorno ad un progetto che è prima di tutto amministrativo, che, come ha ribadito ieri lui, “permette ai luinesi, non alle segreterie dei partiti a Varese o Milano, di decidere chi sarà il sindaco della città. Non posso dire di essere sindaco di tutti, ha chiosato, se non sono rappresentativo di tutti, se tutte le anime della cittadina non si trovano rappresentate”. Come detto, pochi accenni al passato nel presentare “L’Altra Luino”, se non per ribadire che lui è sempre stato a disposizione della città e lo sarà ancora di più, continuando comunque a fare ciò che lo appassiona, il medico e cardiologo all’Ospedale di Luino.
Ha ribadito che il suo lavoro non è un ostacolo alla missione di sindaco ma uno stimolo per dare qualcosa in più ai luinesi in altri ambiti ed ha chiarito che, nonostante i toni usati da altri in questa campagna elettorale, il suo gruppo non lavora “contro qualcuno o qualcosa, ma si pone come alternativa”.
Non cita mai nessuno dei suoi avversari politici, è politico di lungo corso e sa come si fanno queste cose. L’ex vice sindaco sabato mattina non ha rinnegato quanto di buono fatto dalla precedente amministrazione ma, come ha spesso detto in questi ultimi mesi, “si poteva e si doveva osare di più per allargare il consenso e l’azione politico-amministrativa, per guardare a tutti”.
Il medico ha affrontato anche il tema dei partiti dei quali non ha rinnegato l’utilità, ha in fondo anche componenti di area PD nella sua lista, oltre a due componenti della Lega Nord e di persone che a destra o sinistra hanno un preciso orientamento politico, ma invita i partiti a guardare al territorio prima di trovarsi nelle stanze dei bottoni a decidere del futuro dei cittadini su temi delicati come quello dei trasporti, della sanità, delle infrastrutture, del commercio locale, temi sui quali la compagine di Compagnoni ha teorie “altre” che in questi giorni sta proponendo alla cittadinanza.
La lista è composta da avvocati, da una teologa, da insegnanti attivi ed in pensione, da un architetto, un professore di Economia che ieri non era presente perché sta portando i ragazzi alla maturità ed era impegnato con loro a scuola. Un frontaliere, un Vigile del Fuoco di Luino, un’impiegata amministrativa in un Comune adiacente, un’autista, una casalinga, un postino ed una giovane laureata in cerca di occupazione.
“C’è qui rappresentata la città – ha detto Compagnoni a Varesenews – queste non sono solo figure che riteniamo possano essere utili nei vari ambiti amministrativi. Abbiamo voluto che prima di tutto questi nostri amici di viaggio ci raccontassero e ci rappresentassero le loro vite, ed ognuno ha capito meglio chi è oggi un Vigile del Fuoco a Luino. Quali sono i suoi problemi, come si articola la sua vita, cosa vuol dire il suo carico di responsabilità. Abbiamo un medico, una esperta impiegata comunale di un vicino Comune. Abbiamo un frontaliere che conosce bene cosa sta avvenendo e da lui ci siamo fatti dire con che problemi ci confronteremo da qui a poco per quanto riguarda i rapporti con la Svizzera ed i lavoratori italiani. Vogliamo parlare del mondo della scuola o di quello della giustizia? Abbiamo le persone giuste, professionisti ancora in opera o persone che hanno da poco lasciato per la meritata pensione e che potranno dedicare molto tempo alla nostra città”.
“Abbiamo anche una giovane laureata – ha continuato Compagnoni – in cerca di occupazione stabile, che conosce molto bene il dramma che stanno vivendo tanti suoi coetanei, insomma abbiamo voluto che un pezzo di città, quali che siano le loro preferenze politiche, fosse dentro quel palazzo. In modo da essere, se i luinesi lo vorranno, specchio di una situazione che speriamo di migliorare, non diciamo né pensiamo di cambiare ma almeno migliorare. Vogliamo che quando i cittadini metteranno piede in Comune potranno trovare qualcuno che li ascolti, che li capisca … e forse potranno dire ‘questo è accaduto anche a me’, oppure, ‘la metto in contatto con chi si sta occupando di questa cosa’. Ecco, bisogna ricucire il solco che in generale, in Italia, ha segnato un certo modo di fare politica dai cittadini che ormai vedono nel Comune, in tutti i Comuni, l’ultimo baluardo, spesso tra loro e la disperazione”.
“Lo sanno bene le tante associazioni che c’hanno raccontato cosa è Luino oggi – ha concluso il candidato sindaco de ‘L’altra Luino’ – , quanto sia cambiata anche solo da 5 anni fa e quanta attenzione questi cambiamenti meritano. I partiti, sia chiaro io ne sono convinto, non sono demoni, anzi: sono i benvenuti come lo sono tutti coloro che desiderano dare una mano per costruire “una casa” accogliente e sicura, non solo bella da vedere”.
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