Pellicini: “Persa un’occasione per la città”
Il sindaco di Luino Andrea Pellicini replica alla scelta dei suoi quattro rivali per la poltrona di primo cittadino di non intervenire al dibattito pubblico organizzato da VareseNews
Il sindaco di Luino Andrea Pellicini replica alla scelta dei suoi quattro rivali di non intervenire al dibattito pubblico organizzato da VareseNews
Come Sindaco di Luino ritengo doveroso scusarmi con la mia comunità, con l’Eco del Varesotto e con Varese News per la brutta figura che la nota dei miei competitori fa fare alla Città. Ritirarsi da un dibattito tra candidati è assolutamente legittimo. Ci possono essere diverse ragioni: paura del confronto, di parlare in pubblico, di confrontarsi su scelte e temi imbarazzanti. Ognuno è libero di avere una propria strategia.
Per quanto mi riguarda – e miei collaboratori lo sanno – io non andavo pazzo per il dibattito con i miei avversari. Mi sembrava, in effetti, una riunione della mia vecchia giunta, che, per molti aspetti, avevo rimosso. Comunque, con lo spirito di confronto con gli altri che ho sempre avuto, lo avevo serenamente accettato. Era, in ogni caso, un’occasione per la città. I luinesi avrebbero potuto meglio conoscere i programmi, i sogni e le speranze di ogni candidato. Oggi, tutto è saltato. I miei competitori dicono che non vogliono confrontarsi con me, accusandomi di aver portato toni aspri e battute da cabaret nella campagna elettorale. Non ho parole. Di Agostinelli non ho mai parlato. Di Cocomazzi ho solo parlato bene. Da Taldone mi sono difeso quando ha raccontato il suo sogno che mi faceva perire in mezzo al lago.
Ho dovuto poi respingere le assurde critiche della lista PD – Compagnoni che mi ha accusato di avere usato i soldi regionali destinati al Verbania per le asfaltature. E poi la campagna elettorale è fatta anche di toni decisi. Io però non ho mai mancato di rispetto a nessuno. Abitiamo tutti a Luino e i rapporti, mi auguro, proseguiranno anche dopo le elezioni, chiunque vinca.
Nel 2010 mi confrontai a Palazzo Verbania con Liardo e Rosaria Torri. E i buoni rapporti sono rimasti, anzi forse sono migliorati. Perché allora questa iniziativa così antipatica? Probabilmente, questo incontro, non so per quale motivo, li terrorizzava. Li faceva stare male. Hanno quindi fatto bene a ritirarsi. Era però sufficiente che me lo dicessero, senza inventarsi una santa alleanza davvero poco credibile.
Cordiali saluti.
Andrea Pellicini
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