Boldrini: “Accetto il verdetto ma non nascondo la mia amarezza”
Parla il candidato sindaco del comune dove non si è raggiunto il 50% più uno dei votanti
Riceviamo e pubblichiamo la nota di Daniele Boldrini, candidato sindaco a Brezzo di Bedero
Accetto e rispetto la volontà popolare. Anche se in questo caso si tratta sicuramente di una volontà un po’ particolare, nel senso che non è stata una scelta tra un candidato e l’altro, ma la competizione è stata contro una serie di fattori vari e non facilmente valutabili nella loro portata: la disaffezione alla politica, la data sicuramente non felice scelta per le elezioni, la norma che prevede il quorum del 50% degli elettori, tra i quali sono compresi anche i residenti all’estero (per Brezzo di Bedero si tratta di 84 elettori si un totale di 977, che vivono in Argentina, in Canada, in Australia, in Francia, in Svizzera, che non vivono la realtà del nostro Comune e che non verranno mai a votare).
Comunque accetto questo verdetto, ma non nascondo la mia amarezza, il disagio pensando che non so quanto consapevole delle conseguenze fosse il voto (o meglio, il non voto) degli elettori ed il dispiacere di quanto perderanno il Comune e la comunità di Brezzo di Bedero durante il periodo di gestione dell’ordinario. In questo momento, a freddo, a poche ore dalla chiusure delle urne, il mio sentimento prevalente è questo dispiacere per le tante iniziative avviate nei 15 anni precedenti e che potrebbero non avere seguito con il Commissario Prefettizio: penso alle collaborazioni ed al sostegno economico di tanti eventi con le associazioni del territorio, tutte disciplinate da convenzioni sottoscritte durante la mia amministrazione, penso alla Stagione Musicale della Canonica, un evento che ha già visto 42 edizioni e che ha contribuito a far conoscere all’estero il nostro paese, penso alla convenzione con la Parrocchia sottoscritta nel 2005 con il nostro compianto Don Domenico, ma soprattutto mi preoccupano gli interventi nel settore sociale a favore delle persone che più di altre necessitano della vicinanza del Comune e della sensibilità degli amministratori. Spero sinceramente che il funzionario individuato dal Prefetto possa affiancare al suo rigido ruolo burocratico la capacità di interpretare correttamente quanto previsto dall’art. 3 del Testo Unico degli Enti Locali, al fine di rappresentare la comunità, curarne gli interessi e promuoverne lo sviluppo.
Prima della chiusura delle urne mi sono sentito in dovere, insieme a qualche candidato Consigliere, di far conoscere cosa avrebbe comportato il commissariamento del Comune ed abbiamo contattato tanti Cittadini, disturbandoli nelle loro case. E’ stata un’azione sicuramente forzata ed imbarazzante, e di questo chiedo scusa a tutti coloro che si sono sentiti violati nella loro tranquillità domestica e nella loro libertà di esprimere le scelte elettorali senza pressioni.
Anch’io, come una grande figura politica del secolo scorso, ho imparato che fare politica significa sforzarsi di capire le ragioni degli altri. Perciò, capisco anche le ragioni di chi intende dare espressione alla propria scelta elettorale con il non voto. Spero, però, che questa scelta sia fatta con la consapevolezza di ciò che comporta.
Dopo la frenesia della giornata elettorale e l’amarezza per la mancanza dei 27 voti necessari all’elezione, ora sono molto sereno ed affronterò con serenità il mio impegno futuro, sento di dover ripagare la fiducia di 433 elettori (con le schede bianche e nulle sono 471 elettori) che hanno votato la lista GUARDIAMO AVANTI.
Il paradosso di questa situazione è che si tratta del numero più alto di voti che ho ricevuto nelle 4 votazioni cui mi sono sottoposto: nel 2001 con 350 voti e nel 2005 con 316 ero stato eletto Sindaco, nel 2010 la stessa lista aveva ricevuto 350 voti ed ha amministrato per 5 anni. In questa tornata si va a casa con 433 assegnati all’unica lista concorrente. Ciò evidenzia in maniera chiara la discutibilità di questa norma contenuta nel Testo Unico degli Enti Locali. Ma la mia formazione mi impone l’obbligo morale di accettare senza discussioni le norme vigenti.
Quindi ripartirò, con lo stesso entusiasmo e la stessa passione di prima, con ancora più convinzione, forte di quelle che ritengo le prerogative del mio impegno, la disponibilità, il confronto diretto, il dialogo continuo con i Cittadini, il metterci la faccia in ogni scelta, rendendo conto del mio operato ad ogni singolo elettore che quotidianamente incontrerò in Comune, al bar o per le vie del paese.
Questa è la forza di tutti gli amministratori dei piccoli Comuni, la passione e la voglia di impegnarsi per la nostra comunità, la capacità di mettere le esigenze dei Cittadini davanti a tutto, il senso del dovere che non ti fa sentire la stanchezza quando devi concludere qualcosa per forza, che ti fa superare la paura, che ti fa vedere sempre nitido l’obiettivo anche quando ci sono tanti ostacoli davanti, operare con la costante consapevolezza di gestire i soldi dei Cittadini e che se sono spesi male, fossero anche solo 10 euro, sono soldi pubblici spesi male.
Brezzo di Bedero, 1° giugno 2015
Daniele Boldrini
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