Andrea Mollica nuovo segretario del Pd
Il congresso di ieri sera elegge il nuovo segretario che non perde tempo per muovere critiche alla Regione sul tema dei frontalieri
“La Lega Nord e Roberto Maroni dovrebbero avere a cuore i tanti problemi creati dal malgoverno a cui sottopongono i nostri territori, piuttosto che strumentalizzare legittime preoccupazioni dei nostri concittadini. I recenti casi di attualità, come l’arresto del consigliere regionale Fabio Rizzi, consiglierebbero maggiore sobrietà e cautela nell’utilizzo di una propaganda con poche basi nella realtà dei fatti”, rimarca il Partito Democratico di Luino, che si è riunito a congresso per il rinnovo dei suoi organismi dirigenti.
Una parte rilevante della discussione in assemblea si è focalizzata sui temi che più interessano il territorio dell’Alto Verbano, come il frontalierato, l’ospedale di Luino e la mobilità, in particolare le novità rilevanti generata dall’AlpTransit per la Luino-Gallarate.
“Dal nostro circolo e dai circoli dell’Alto Verbano, il PD di Germignaga e di Maccagno con Pino e Veddasca, è partita una sollecitazione sul frontalierato che ha trovato un importante riscontro nella mozione recentemente approvata dal Parlamento. Il Governo ha preso importanti impegni per quanto riguarda la sanità dei frontalieri nell’immediato, e sono stati fissati importanti punti fermi per l’approvazione dell’accordo con la Svizzera. Nei mesi scorsi è stata aumentata a 7500 la franchigia sul reddito imponibile anche per i lavoratori residenti all’interno della fascia dei 20 chilometri. L’intesa sarà ratificata per esempio solo se la Svizzera porrà fine alle iniziative discriminatorie nei confronti dei lavoratori italiani promosse in questi anni dai leghisti ticinesi, come il contingentamento dei frontalieri oppure le nuove normative che penalizzano le imprese italiane attive oltreconfine. Roberto Maroni sul punto è sempre stato zitto, e giusto per fare un esempio l’anno scorso Boris Bignasca è stato applaudito da molti leghisti luinesi sul pratone di Pontida, invece che criticarlo per le costanti misure contro i frontalieri chieste e spesso adottate dal suo partito. I parlamentari lombardi del PD hanno ottenuto l’impegno del Governo per quanto riguarda ulteriori misure di salvaguardia del territorio, in materia di copertura del gettito fiscale per i Comuni di frontiera così come sulla tutela del potere d’acquisto dei frontalieri”.
Il Partito Democratico di Luino specifica come sui temi del frontalierato ci sarà un costante impegno per valorizzare il più possibile la specificità del territorio dell’Alto Verbano, in collaborazione con i circoli vicini, così come tutte le associazioni e istituzioni locali.
“L’idea proposta dal sindaco Pellicini sugli ordini del giorno in difesa dei frontalieri può essere discussa, ma il testo da discutere dovrà essere liberato dalle diverse falsità a cui continuamente ricorre il centrodestra lombardo”.
“Il PD luinese non si presterà a strumentalizzazioni politiche ideate per coprire gli imbarazzi creati dai continui scandali sulla sanità regionale – continua la nota – , che consiglierebbero a Roberto Maroni le dimissioni invece che improbabili battaglie contro la realtà di accordi internazionali condivisi dalla Svizzera con tutti i Paesi confinanti. Oltre alle discussioni sulle tematiche locali di maggior rilievo e riflessioni sullo stato del partito a livello nazionale e locale, il congresso del PD di Luino ha portato al rinnovo dei suoi organismi dirigenti”.
Il nuovo coordinamento di circolo sarà formato dai consiglieri comunali Enrica Nogara e da Giovanni Petrotta, dal vicesindaco Corrado Moro, dal segretario Andrea Mollica, dal tesoriere Agostino Vutano e da Enrico Bianchi, Stefano Bragnuolo e Mariolina Fais.
“I nuovi organismi dirigenti del Partito Democratico di Luino si impegneranno per il rafforzamento del PD sul nostro territorio, rilanciando in particolare modo un’iniziativa politica e territoriale sui temi più importanti di Luino, sia a livello comunale che a livello sovracomunale con i vicini circoli dell’Alto Verbano”.
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