Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del gruppo “Viviamo Brebbia… con Gioia” a commento della scelta della nuova amministrazione guidata dal sindaco Alessandro Magni, di nominare  Maurilio Canton, ex sindaco di Cadrezzate, assessore esterno al bilancio. Di seguito la lettera dei consiglieri di minoranza:

Cari Concittadini,

neanche il tempo di insediarsi, e ….voilà la nuova Giunta Comunale ci regala la prima sorpresa. Abbiamo un assessore esterno nel nostro Comune.

E’ difficile comprendere la logica del perché un assessore esterno, neppure residente a Brebbia, sia stato chiamato a far parte dell’esecutivo cittadino, ma non ci pare comunque una buona partenza: sia perché da questa vicenda emerge lo svilimento della rappresentanza istituzionale, sia perché è un cattivo esempio dell’uso delle prerogative del sindaco sulla nomina di assessori esterni.

Non sempre ciò che è possibile è anche opportuno.

L’altro dato evidente è che l’Assessorato più importante e più “pesante” dell’Amministrazione Comunale di Brebbia (Bilancio e Tributi) sia stato affidato a “persona non eletta”; così facendo si è di fatto svilito il ruolo dei consiglieri comunali che sono gli unici ad essere espressione della volontà popolare ed elettorale del paese.

A che serve eleggere un’Amministrazione Comunale se al proprio interno non ci sono consiglieri, ritenuti dal Sindaco, meritevoli di dirigerla “politicamente” nel ruolo di assessori? A che serve presentare una lista di candidati se poi gli incarichi più decisivi e decisionali vengono assegnati a persone non elette? Ci chiediamo dove va a finire la democrazia, la volontà popolare e la stessa storia della nascita dei Comuni, quali luoghi istituzionali fondati e costruiti nel tempo con la partecipazione e la rappresentanza di chi li abita?

Siamo molto delusi, sia come rappresentanti di minoranza che come cittadini brebbiesi. Desideriamo chiarire, ad onor del vero, che in questo momento non stiamo esprimendo un giudizio sulla persona o sui costi che ne derivano, quanto invece sulle “logiche politiche” che hanno determinato questa stravagante situazione.

Ma la vera domanda è: a quante altre “logiche politiche” questa maggioranza dovrà far fronte nel prossimo futuro?