“Oggi ho depositato un’interrogazione a risposta scritta alla Sindaca e ho spedito una lettera a Sua Eccellenza il signor Prefetto del Verbano Cusio Ossola e al Direttore Generale dell’ASL Vco. Si riferiscono all’emergenza del forno crematorio di Verbania che, continuando a lavorare a regime ridotto (non raggiunge, pur in una situazione di grave emergenza e di grande necessità, le 36 cremazioni settimanali per le quali è autorizzato), non riesce a smaltire gli arretrati.

Ci sono decine di famiglie che aspettano, alcune da più di una settimana, di ricevere le ceneri dei loro parenti deceduti ai quali non hanno potuto dire addio, né dare sepoltura.

La situazione è di estrema emergenza, imprevista e, si spera, temporanea. Dura però dall’inizio di aprile e, oggettivamente, non è decorosa e dignitosa. Con spirito costruttivo ho chiesto alla Sindaca Marchionini di trovare soluzioni. Ho letto che Domodossola ha risposto con cremazioni a ciclo continuo che arrivano fino a 100 la settimana. Sono conscio che a Verbania, con una gestione pubblica, è impossibile adeguarsi. Ma è pur vero che il nostro forno effettua 30 cremazioni la settimana quando è autorizzato per 36. Penso che, con gli uffici, non sia difficile trovare un modo compatibile con le norme burocratiche, magari facendo i turni, o utilizzando operai di altri settori, o chiedendo personale in comando da altri enti, o assumendo in via straordinaria tecnici a tempo determinato… per cui si può dare una risposta alle famiglie in attesa.

Se proprio non fosse possibile, che si reperiscano altri impianti vicini in cui far cremare i nostri morti. Chiedo inoltre che venga individuata una soluzione più decorosa e igienica all’accumularsi delle casse nella chiesa di San Giuseppe” così in una nota stampa il Consigliere comunale di Prima Verbania Attalla Farah.