Stati generali della montagna, Boccia: “Diritti universali vengono prima dei vincoli di bilancio”
Cambiare algoritmi ma non chiudere scuole e punti nascita in montagna
“L’emergenza Covid-19 ci ha chiarito ancora una volta che alcuni diritti universali non sono negoziabili ma vengono prima dei vincoli di bilancio e lo Stato deve garantirli a tutti: salute e scuola su tutti. Reti, fibra, scuola, trasporti, punti nascita in montagna o nelle aree interne, non possono essere condizionati da un vincolo di bilancio o da un algoritmo. Tocca poi allo Stato garantire i livelli essenziali delle prestazioni e la classe politica ha il dovere di trovare le risorse ma tutelando sempre prioritariamente quelle per garantire i diritti universali. Non si può chiudere un plesso di una scuola in un’area interna perché manca uno studente, se necessario si cambia l’algoritmo, ma la scuola resta aperta”. Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, aprendo ieri gli Stati generali della montagna, in corso a Roccaraso (Aq), a cui partecipano anche la ministra per l’Innovazione, Paola Pisano, e il ministro per il Sud, Peppe Provenzano.
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