‘Voterò No al referendum, per ribellione al Governo e al sistema”
Taglio dei parlamentari, Mirella Cristina: 'Vogliono zittire il popolo e i territori''
Si avvicina il referendum sul taglio dei parlamentari. La data del voto è fissata per domenica 20 e lunedì 21 settembre 2020; il quesito chiederà di confermare o respingere la legge che ha predisposto il taglio di 345 ‘’poltrone’’ in Parlamento: 115 in meno al Senato e 230 in meno alla Camera.
Ecco le risposte di Mirella Cristina (Forza Italia) , una posizione, la sua, che certo farà discutere.
Cristina cosa voterà al referendum sul taglio dei parlamentari?
“Voterò NO per ribellione al sistema. Alla Camera abbiamo votato l’8 ottobre scorso la Legge sul taglio dei parlamentari ed anche io, con il mio voto, ho concorso ad approvare la riforma costituzionale che dovrà essere seguita dal referendum. I presupposti per i quali la riforma è stata votata erano diversi però, avrebbe dovuto intervenire la riforma della legge elettorale che garantisse, nonostante il taglio, adeguata rappresentanza a tutti i territori, VCO compreso. Il cittadino avrebbe dovuto approdare al voto informato perché è un tema importante che tocca e modifica la nostra Costituzione e pregiudica il fatto, e qui insisto, che molte Regioni, al seguito della riforma, rischiano di non esprimere senatori e molti territori di mai più esprimere deputati. Alla luce di ciò la consultazione referendaria riveste grandissima importanza al di là delle indicazioni politiche di Partito. A questo aggiungiamo che proprio da un anno a questa parte stiamo vedendo un Governo che va sempre più a minare e, quasi ad azzerare, la funzione del Parlamento con grave minaccia della democrazia’’.
Si voterà contemporaneamente al voto per le regionali e le amministrative…
“Non mi piace vedere un referendum costituzionale gettato in mezzo alla tornata delle regionali e delle amministrative a ridosso delle ferie di agosto al punto che tifo perché la Corte Costituzionale, pronunciandosi il 12 agosto prossimo sui ricorsi, stabilisca la illegittimità della indizione del referendum con la tornata delle amministrative e regionali. I cittadini meritano di essere informati e di essere presi in seria considerazione soprattutto quando trattasi di riforme che interessano la ns carta costituzionale, mentre così facendo voteranno affidandosi a suggerimenti e a me questo non sta bene ed è irrispettoso nei loro confronti e nei confronti dei territori compreso il Nostro.
Ma lei andrà a votare?
“Se non fosse un referendum confermativo e avesse il quorum non andrei a votare ma considerato il fatto che il quorum non c’è, andrò a votare convintamente NO per, e tengo a precisarlo, ribellione al sistema, ribellione a questo governo che vuole zittire il popolo e i territori, perché se si tagliano i parlamentari e non si dà adeguata rappresentanza al VCO con riforma della legge elettorale è zittire il VCO e questo non sia mai’’.
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