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Roberto Fico a Varese per parlare di autonomia differenziata

Martedì 31 ottobre nel Salone Estense del Comune di Varese l'incontro "Autonomia differenziata. Quale scenario?”. Tra i relatori anche l'ex Presidente della Camera Roberto Fico

Roberto fico

Un evento pubblico per approfondire il tema dell’autonomia differenziata. Il MoVimento 5 Stelle di Varese e Provincia è lieto di annunciare l’appuntamento, promosso dalla europarlamentare Maria Angela Danzì, che si svolgerà a Varese martedì prossimo, 31 ottobre, con inizio alle ore 21 presso il Palazzo comunale, nella prestigiosa cornice del Salone Estense.

Oltre alla deputata europea, l’incontro prevede la partecipazione di Roberto Fico, già presidente della Camera dei Deputati, e dei rappresentanti di istituzioni e organizzazioni sindacali del territorio. Interverranno infatti al confronto: Davide Galimberti, sindaco di Varese, Marco Magrini, presidente della Provincia di Varese, Stefania Filetti, segretaria provinciale Cgil, Antonio Massafra, coordinatore territoriale Varese di Uil Lombardia, e Albino Gentile, segretario territoriale Cisl dei Laghi.

Conduttore e moderatore della serata il consigliere comunale Luca Paris, promotore nel settembre scorso di una mozione, approvata a maggioranza in Consiglio, che chiede al governo di ritirare il disegno di legge sull’autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario, presentato dal ministro leghista Roberto Calderoli.

Posizione dettata da puntuali considerazioni, che saranno al centro del confronto tra gli ospiti della serata. Esiste infatti una relazione e interdipendenza tra tutti i territori italiani, tali per cui il Paese cresce o arretra insieme. Di questo aspetto il disegno di legge “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario”, attualmente in discussione al Senato e conosciuto come disegno di legge Calderoli, tiene davvero poco conto, prefigurando potenziali disuguaglianze e disparità di trattamento tra i cittadini italiani. Ogni materia di autonomia differenziata comporta necessariamente una sottrazione di ingenti risorse finanziarie alla collettività nazionale e la disarticolazione, in alcuni casi, di servizi e infrastrutture logistiche, come nel caso di porti, aeroporti, strade di grande comunicazione, reti di distribuzione di energia, che per loro natura non possono che avere una struttura unitaria. Queste sono materie da maneggiare con estrema cura e attenzione, coinvolgendo gli attori sociali, economici e territoriali e non affrontandoli con superficialità.

Da un lato, infatti, si rischia la frammentazione; dall’altro la creazione di un centralismo di tipo regionale, penalizzando le autonomie comunali, con tanti saluti al principio di sussidiarietà.

Pubblicato il 28 Ottobre 2023
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