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Nicola Tardugno scrive alla provincia: “Dal cantiere sulla Sp32 troppi disagi per i caravatesi”

Una lunga lettera, quella del primo cittadino di Caravate, che tocca diversi punti (dalle opere attese alla sicurezza) e chiede informazioni più puntuali per le opere attese e, per la provinciale, il ripristino del manto stadale

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Il sindaco di Caravate, Nicola Tardugno, a seguito di numerose segnalazioni da parte dei cittadini ha inviato alla Provincia di Varese, un documento con il quale richiede il ripristino del manto stradale su tutto il tratto della SP 32 che va da Gemonio a Sangiano, attraversando il centro del Comune di Caravate.

«Dall’inizio dei lavori presso il cantiere Alptransit al passaggio a livello del Comune di Laveno- Mombello, iniziati a febbraio di quest’anno, infatti, la deviazione consigliata per tutto il traffico, compreso quello pesante, è quella di Caravate, per arrivare a Mombello; questo fatto ha reso giorno dopo giorno sempre più gravosa la circolazione, soprattutto nelle ore di punta (ingresso-uscita scuole, rientro lavoro), comportando notevoli disagi per la cittadinanza Caravatese: viabilità intasata, numerosi tir o camion che si incrociano con autobus, rumori sempre più molesti per i tombini che sono sprofondati».

Il punto non è l’opera in sé, precisa il primo cittadino ma i disagi che gli abitanti del comune stanno registrando ormai da tempo: «ai Caravatesi – sottolinea Tardugno – va comunque riconosciuto un equo ristoro per quanto subito in questo periodo, ripristinando un manto stradale adeguato; ovviamente il tutto dovrà essere eseguito una volta conclusi i lavori di Laveno-Mombello».

Il documento del sindaco di Caravate è indirizzato al presidente Magrini e, sottolinea Tardugno, «al Consigliere Delegato alla Viabilità, del quale, purtroppo, a quasi un mese dal rinnovo del Consiglio Provinciale, non conosciamo ancora il nome; capiamo che il Dottor Magrini sia parecchio impegnato nel definire un equilibrio di maggioranza, ma ho avuto troppe segnalazioni dai Cittadini Caravatesi, i quali mi hanno chiesto di far sentire la loro voce agli organi preposti, anche al fine di non rendere vani gli interventi sulla sicurezza che stiamo attuando (marciapiede di via XXV Aprile in primis)».

Lo stesso tratto di strada è interessato da diverse opere: «Da parte de Le Reti, tra l’altro, non abbiamo avuto più alcune notizie in merito al rifacimento dell’acquedotto di Caravate, sottostante il detto tratto della SP 32; non è infatti presente nel piano industriale delle opere della società concessionaria; se quest’opera non è prevista nel breve termine, il territorio Caravatese merita, quanto meno, sicurezza nella circolazione stradale».

Il discorso si riflette anche su altri Comuni del Medio Verbano: la strada di Cittiglio prima del passaggio a livello che porta alla zona industriale e a Mombello è anch’essa oggetto di un traffico più sostenuto, con tutti i disagi del caso, anche sulla viabilità interna di Laveno-Mombello. Nella lettera inviata alla Provincia, il sindaco di Caravate ha posto l’attenzione anche sulla “bretella” che creerebbe il collegamento dalla rotonda limitrofa allo stabilimento di Colacem e l’area industriale di Cittiglio-Mombello. «Un’opera – aggiunge Tardugno – sempre più necessaria per il Territorio del Medio Verbano, volta a sveicolare il traffico, soprattutto quello pesante, dai centri abitati di Caravate e Cittiglio, bypassando strade strette e passaggi a livello. E’ stato chiesto a Provincia di farsi parte diligente con il Ministero della Infrastrutture e quelle dell’Economia, i cui vertici erano presenti all’incontro tenutosi a Villa Recalcati nello scorso marzo sul tema della viabilità provinciale, Ministri che hanno ascoltato il mio intervento a nome dei Comuni della zona. Se la Provincia di Varese è la “Casa dei Comuni”, pretendiamo che anche il Comune di Caravate e quelli della zona del Medio Verbano possano essere trattati da Madre Provincia come dei figli che meritano ascolto e prove tangibili sul territorio».

La missiva chiede infine un aggiornamento sull’opera relativa alla pista ciclopedonale che collegherebbe quella in arrivo da Besozzo al Carrefour di Cocquio-Gemonio e, con sovra o sottopasso, a quella nel territorio Caravatese che arriva nei pressi del campo sportivo, in merito alla quale il comune «non ha più avuto notizie. La predisposizione del DUP e del bilancio della Provincia sono vicini: ci appelliamo anche ai nuovi Consiglieri Provinciali, affinché pongano l’attenzione sull’inserimento di quanto sopra richiesto nei documenti programmatici della Provincia».

Pubblicato il 23 Ottobre 2024
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