Movimento 5 Stelle Varese, il candidato sconfitto attacca Bonoldi e i suoi: “Silenziati i dissidenti”
Sergio Russo contesta le modalità con cui il movimento varesino è arrivato a rieleggere Francesca Bonoldi come rappresentante: "Ha votato meno meno del 30% degli iscritti. Varese da commissariare"
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C’è una parte del Movimento 5 Stelle di Varese che non si riconosce nella rielezione di Francesca Bonoldi come rappresentante del Movimento 5 Stelle della zona. In una nota firmata da Sergio Russo emerge una profonda spaccatura tra la maggioranza che ha eletto Bonoldi e la minoranza che voleva un cambiamento al vertice.
«Nel contesto dell’assemblea elettiva del Movimento 5 Stelle di Varese, tenutasi l’8 febbraio 2025, emergono criticità politiche e organizzative che necessitano di essere denunciate. L’articolo pubblicato l’11 febbraio non ha menzionato le voci dissenzienti, in particolare quella della di Pietro Grancagnolo» – spiega Russo.
L’esponente pentastellato parla poi di dati «allarmanti che evidenziano un’affluenza estremamente bassa: su 96 iscritti, solo il 29% ha partecipato al voto. Questo solleva dubbi sulla reale democraticità del Movimento a livello locale, trasformandolo da orizzontale a piramidale, con decisioni accentrate nelle mani di pochi. Ulteriore prova di questa deriva antidemocratica è il fatto che la maggioranza dei votanti ha espresso la propria preferenza prima ancora di ascoltare la mia relazione, dimostrando un’influenza pregressa e un clima di pregiudizio che mina la libera espressione».
Nel documento di assemblea, la candidatura di Russo si poneva nel segno di un rinnovamento per il Gruppo Territoriale di Varese, «promuovendo trasparenza, partecipazione attiva e un netto rifiuto delle dinamiche di corrente di partito. Il mio programma prevedeva la creazione di una squadra aperta a tutti gli iscritti, senza favoritismi, e l’organizzazione di iniziative sul territorio senza imposizioni dall’alto. Inoltre, ho proposto un resoconto trimestrale sulla gestione economica e sulle strategie di crescita del Movimento a livello locale, al fine di garantire la massima trasparenza e coinvolgimento».
Russo denuncia quelli che definisce «gli ostacoli posti da dinamiche interne e ostruzionismi che hanno impedito un reale confronto democratico. Per questo, chiedo un intervento a livello nazionale per l’invio di commissari che possano indagare sulla situazione e garantire un’azione politica realmente inclusiva e aperta a tutti gli attivisti e nuovi iscritti del Movimento 5 Stelle di Varese».
Russo annuncia, infine, di non voler riconoscere Bonoldi come rappresentante: «A questo punto io non riconosco la Francesca Bonoldi e questo gruppo territoriale e spero tantissimo che a livello nazionale possano mandare dei commissari per indagare sui fatti affinché io possa essere libero di poter fare iniziative sul territorio di Varese e portare nuovi iscritti e attivisti nel Movimento 5 Stelle. Cosa che ad oggi non mi è stato possibile fare per gli ostruzionismi di corrente che ci sono nel M5S di Varese».
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