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Brovelli: “Ospedale Ondoli, tante parole pochi fatti”

L'intervento dell'ex consigliere comunale di A come Angera sulla situazione dell'ospedale cittadino

Riceviamo e pubblichiamo un intervento dell’ex consigliere comunale di A come Angera, Marco Brovelli

Con estrema preoccupazione apprendiamo dalla stampa locale che il Ministero della Salute ha predisposto un piano , secondo il quale, il nostro Ospedale "C. Ondoli", quello di Somma Lombardo e il Del Ponte di Varese sarebbero a rischio chiusura e, che , entro Natale le Regioni dovranno trovare un accordo per mettere la parola fine ai cosiddetti ospedaletti dello spreco.
Queste affermazioni sono di una estrema gravità e, a parere di chi scrive , non possono essere accettate.
Da sempre questa Forza di Minoranza ha prestato attenzione alla vicenda del nostro amato ospedale cittadino.
E ancora una volta con il presente comunicato, intende esprimere la propria contrarietà alle scelte che, oltretutto calate dall’alto, sono nettamente contrarie ai bisogni e alle necessità del nostro territorio.
Purtroppo la Città di Angera paga anche un altro enorme prezzo che, pesa come un macigno sulla situazione del nostro nosocomio cittadino, ovvero la mancata realizzazione di una strada di collegamento e di un parcheggio che, ora come non mai devono essere realizzate.

Per quarant’anni si è parlato di queste importanti opere che sarebbero dovute servire a rilanciare la nostra struttura ospedaliera e, a rendere ancora più vicino il servizio alla nostra cittadinanza; ma purtroppo per l’ennesima volta la nostra Città dovrà aspettare che la nuova Amministrazione metta mano definitivamente a questo enorme problema rimasto incompiuto.
Il problema della sanità non si risolve con i tagli indiscriminati e con l’apposizione di una riga per cancellare le piccole strutture.
Occorre che la politica metta mano non alle chiusure dei nosocomi che realmente funzionano, e allo stesso tempo far sì che i costi delle prestazioni siano uguali su tutto il nostro territorio nazionale; occorre tagliare gli emolumenti di chi viene chiamato a dirigere le varie strutture regionali.
Ma prima di tutto occorre rimettere al centro la persona e, coinvolgere i singoli territori nel buon funzionamento della cosa pubblica.
Alle scelte calate dall’alto, soprattutto quelle riguardanti la salute di ogni singolo individuo, bisogna avere il coraggio di dire basta.
L’invito che formuliamo ai rappresentanti di tutte le Forze politiche che siedono in Consiglio Regionale , è quello di vedere con i propri occhi l’ottimo funzionamento del nostro nosocomio cittadino e, agire di conseguenza per evitare un tragico epilogo.

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Pubblicato il 13 Dicembre 2013
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