“L’ospedale chiude”. “No, non chiude”: battaglia a colpi di slogan
La nascita del Comitato in difesa del Confalonieri e la raccolta di firme stanno creando qualche malumore circa i messaggi che si diffondono sul futuro del presidio. Le rassicurazioni di Casali e Cataldo
Una battaglia per l’ospedale che non fa bene all’ospedale. La nascita del Comitato che si presenta nelle strade e nelle piazze a raccogliere firme in difesa del presidio medico luinese ha creato un po’ di confusione nella zona.
L’idea di far sentire la propria voce di cittadini è salutata con favore anche dal Sindaco Pellicini che, però, prende le distanze dai toni utilizzati ponendo l’accento sulle qualità e le eccellenze mediche. In difesa del Confalonieri da cinque anni è aperta anche una pagina Facebook con 2500 fan che si ritrovano e dialogano per migliorare l’assistenza locale e denunciare qualsiasi problema.
Il neonato Comitato punta sul rilancio del presidio luinese andando anche a ricordare reparti ormai chiusi da anni come la ginecologia oppure recentemente, come il laboratorio analisi. Posizioni che hanno irritato il direttore generale dell’ASST dei Sette Laghi Bravi che, con una nota, ha ribadito la necessità di dialogare sul sistema a rete che si sta creando senza andare a ripescare servizi ormai chiusi da anni o confondere il punto prelievi con il laboratorio che è stato centralizzato migliorando la qualità delle prestazioni e ottimizzando costi e sistema.
Sulla questione interviene anche il vicesindaco Alessandro Casali : « Ho avuto un colloquio con il Governatore Roberto Maroni “che si è detto sorpreso di apprendere la notizia di questa paventata chiusura che nemmeno Regione Lombardia ha mai ipotizzato; anzi, la riforma sanitaria regionale da poco approvata (che sta diventando un modello anche per altre regioni) ha come obbiettivo principale la valorizzazione e il potenziamento degli ospedali periferici, ponendo il territorio e i suoi amministratori come primi interlocutori delle nuove aziende ospedaliere».
«Abbiamo accolto positivamente la nascita di un altro comitato pro-ospedale -dichiara il Presidente del Consiglio Comunale Davide Cataldo– perché, nonostante ne esista già uno ottimo e attivo sin dal 2010 con un blog che vanta oltre 2500 iscritti, riteniamo meritevole ogni iniziativa che può esserci di aiuto in questa battaglia che portiamo avanti già da molto tempo. Tutti devono, però, fare molta attenzione a non farsi trascinare in strumentalizzazioni politiche che possono solo fare male all’ospedale: continuare a diffondere notizie non vere su un’ipotetica chiusura, per esempio, crea paure ingiustificate tra gli utenti e rende più difficile l’avvicinamento di nuovi medici e infermieri».
«Concludo con un pensiero che mi ha espresso durante un colloquio il Presidente della Commissione Sanità Fabio Rizzi, uno dei firmatari della Riforma Sanitaria, il quale ci tiene a sottolineare che l’ospedale, come detto all’inizio, non chiude; – afferma il Vice Sindaco Alessandro Casali – rimane la difficoltà dell’assunzione di medici, come accaduto un mese fa per la nostra chirurgia , dovuto al blocco del turnover ereditato dal Governo Monti e votato dallo stesso PD. Il Governatore Maroni ha annunciato una sua visita a breve a Luino».
Una frase che non trova conferma nei recenti bandi andati quasi deserti promossi dall’ex azienda ospedaliera di Varese e che hanno creato disagi per la difficoltà a reperire personale disposto a lavorare in ospedali periferici.
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