La psichiatria del Verbano sperimenta la “psicoeducazione”
Per trattare i disturbi ossessivi compulsivi, il dottor Cioffi attiverà uno strumento che rende più consapevoli i pazienti sulla natura del loro comportamento
La psicoeducazione per trattare il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC). È la sperimentazione avviata Centro Psico Sociale di Luino convinto che la psicoeducazione sia uno strumento duttile, fondato su un assunto di base: più la persona conosce il disturbo di cui soffre, tanto meglio sarà in grado di affrontarlo e di gestirlo.
Il disturbo ossessivo compulsivo risulta spesso difficile in quanto la terapia farmacologica non sempre riesce da sola a modificare in modo significativo la qualità di vita del paziente, inficiata dalle ossessioni e dalle compulsioni, e i percorsi psicoterapeutici orientati alla comprensione delle origini dei sintomi in genere non risultano efficaci.
L’intervento psicoeducativo di gruppo permette di dare e raccogliere informazioni in modo chiaro ed articolato, al fine di rendere il paziente più competente e consapevole del suo problema, in un’ottica di empawerment individuale, oltre a consentire un’esperienza relazionale nuova e arricchente, basata sulla condivisione ed il confronto tra persone che combattono contro un ‘nemico’ comune.
Una prima edizione sperimentale del Gruppo Psicoeducativo si svolgerà presso il Centro Psico Sociale di Luino, sotto la guida e la supervisione del dott. Cioffi, Direttore della Psichiatria del Verbano e del Dott. Pedroni responsabile del servizio, e sarà condotto dalle psicologhe del servizio stesso, dott.ssa Armiraglio e dott.ssa Unida.
Il programma prevede cinque incontri di gruppo a cadenza settimanale nel periodo compreso tra il 20 aprile 2016 e il 18 maggio5/2016, rivolti a paziente con diagnosi o sintomatologia DOC in carico presso i due Centri Psico Sociali della Psichiatria del Verbano (Luino e Laveno). L’obiettivo è verificare se tale strumento contribuisca a migliorare la qualità di vita dei pazienti con Disturbo Ossessivo Compulsivo e dei loro familiari e possa nel tempo trovare un più ampio utilizzo nel trattamento dei disturbi psichiatrici, nella logica dell’integrazione di metodologie di intervento basate su differenti approcci teorici di riferimento.
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