“Stiamo lavorando per il rilancio dell’ospedale Ondoli”
La direzione dell'ASST dei Sette Laghi e dell'ATS dell'Insubria ha incontrato questa mattina le rappresentanti dell'associazione AMOR e presentato le azioni intraprese per il futuro della struttura
L’Ospedale di Angera è all’attenzione della Direzione dell’ASST dei Sette Laghi e dell’ATS dell’Insubria, che intendono rilanciarlo e che, per farlo, contano sulla collaborazione del territorio. E’, in estrema sintesi, quanto emerso dalla riunione svoltasi questa mattina a Villa Tamagno tra la Direzione dell’ATS dell’Insubria, la Direzione dell’ASST dei Sette Laghi, il Direttore del Dipartimento della Donna e del bambino, prof. Massimo Agosti, il Direttore della Rete Integrata materno-Infantile, prof. Fabio Ghezzi, e tre rappresentanti dell’Associazione AMOR (Associazione mamme per l’Ondoli in rinascita).
“La Direzione dell’ASST dei Sette Laghi ha dimostrato fin dai primi giorni dell’anno, da quando cioè Angera è entrata a far parte di questa Azienda, grande attenzione per questo Ospedale, – ha esordito il Dott. Luca Gutierrez, DG dell’ATS dell’Insubria – Lo dimostrano non solo i progetti allo studio per rilanciare il nosocomio, ma anche il riconoscimento formale immediato del Tavolo di Monitoraggio e Programmazione Territoriale dell’Ambito, in cui fondamentale è il ruolo svolto dai Sindaci”.
Il Direttore Sanitario e il Direttore Sociosanitario dell’ASST dei Sette Laghi, Lorenzo Maffioli e Ivan Mazzoleni, hanno ribadito l’intenzione di progettare il futuro dell’Ospedale di Angera in stretta sinergia con il territorio, per rispondere alle reali esigenze di salute della popolazione. “Continuate ad ascoltarci!” è stato l’invito delle mamme di AMOR, che hanno dimostrato grande spirito di collaborazione. Denominatore comune di tutti i progetti al vaglio è l’inserimento di Angera nella rete aziendale, con particolare evidenza negli ambiti ginecologico e pediatrico.
“Angera è un presidio strettamente collegato alla sede hub del Del Ponte, così come lo sono Cittiglio e Tradate. – ha confermato il prof. Ghezzi -. Gli specialisti ruotano tra queste sedi, garantendo lo stesso livello di qualità nelle prestazioni erogate e uno scambio continuo di competenze”. Grazie all’impegno del prof. Ghezzi, da lunedì scorso ad Angera sono stati aperti tutti gli ambulatori di Ginecologia e Ostetricia: l’ambulatorio per la gestione della gravidanza e del post partum, l’ambulatorio per la prevenzione delle malattie ginecologiche, quello di uriginecologia, dedicato cioè a problematiche come il prolasso genitale e l’incontinenza, tipiche dell’età anziana e in costante aumento, l’ambulatorio per la riabilitazione del pavimento pelvico e tutta l’attività di gestione ostetrica della gravidanza fisiologica. Inoltre, è già stato autorizzato dalla Direzione l’acquisto di un ecografo, di un colposcopio e di una apparecchiatura per l’urodinamica.
Per quanto riguarda la pediatria “la difficoltà principale – ha spiegato il prof. Agosti – sta nella carenza di pediatri. Stiamo però cercando di superare l’ostacolo. A questo proposito, è già avviata la gara per individuare una cooperativa di pediatri che dovrebbero insediarsi ad Angera da aprile, garantendo una copertura diurna, 8.00-16.00, sette giorni su sette”.
Agosti ha fatto poi riferimento ad un concorso aziendale per l’assunzione di specialisti in pediatria che dovrebbe concludersi in primavera e per il quale si sono presentati 35 candidati: “un buon numero da cui partire – ha commentato Agosti – considerata la penuria generalizzata”. L’arrivo di rinforzi nella sede Hub permetterebbe una più completa copertura anche su Angera. Durante la riunione Ghezzi e Agosti hanno anche anticipato alcuni ulteriori progetti allo studio, che hanno incontrato il plauso delle rappresentanti di AMOR, alcuni dei quali particolarmente innovativi, se non addirittura dei veri progetti pilota, come ha sottolineato il dott. Gutierrez, che potrebbero fornire un paradigma da replicare in altri ospedali inseriti in contesti geografici simili a quello in cui si trova Angera.
Soddisfazione per quanto emerso durante l’incontro è stata espressa anche dai rappresentanti dell’associazione Amor: «Proprio due anni fa si procedeva con la riapertura del punto nascite per poi chiuderlo nuovamente. A due anni di distanza notiamo finalmente un cambio di atteggiamento di fronte alle istanze e alla problematiche di cui ci siamo fatti portavoce. Apprezziamo molto il fatto che sia stato aperto un canale di confronto e dialogo con il territorio e stiamo seguendo con molta attenzione questa fase di transito e progettualità. I problemi ci sono, siamo consapevoli ma lavorando insieme contiamo di riuscire a mantenere alta l’attenzione sulla qualità del servizio che si vuole offrire ai cittadini. Quella della pediatria e dell’assistenza a orario continuato in pronto soccorso dei piccoli pazienti restano, secondo noi, tra le esigenze più sentite e contiamo di riuscire prima o poi ad arrivare a una soluzione anche a questo disagio».
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