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La “tac spettrale” del Circolo di Varese è in funzione: la prima in un ospedale pubblico d’Italia

Presentate le qualità e i vantaggi di un macchinario di ultima generazione che consente elevate precisione e nitidezza. Collocata in una sala dove campeggia una gigantografia del Monte Rosa, scatto di Carlo Meazza

tac spettrale

Si chiama “Tac spettrale” ma di spaventoso non ha nulla. Anzi.
Da qualche settimana, la radiologia dell’ASST Sette Laghi ha a disposizione un macchinario innovativo, il primo a disposizione in un ospedale pubblico e il secondo in Italia.

Dotato di una tecnologia innovativa, rispetto ai sistemi tradizionali, consente di rilevare nello stesso momento e senza successive esposizioni a raggi x le informazioni contenute in ogni singolo livello energetico del fascio radiante. Per fare un’analogia, è come disporre di un prisma ottico che suddivide un fascio di luce bianca nelle sue componenti energetiche (colori).

Da un punto di vista clinico questo consente di avere accesso ad informazioni diagnostiche anche in modalità retrospettiva (ovvero senza prevedere in anticipo la scansione di modalità a doppia energia) perché i dati ‘spettrali’ (spectral = separare le energie del fascio RX) sono disponibili nel momento immediatamente successivo all’acquisizione.

Molteplici i vantaggi: dal miglioramento delle immagini vascolari, ad un incremento qualitativo dell’imaging oncologico in virtù di un migliorato contrasto tissutale e una riduzione del rapporto segnale/rumore. Nell’imaging muscolo scheletrico, inoltre, con le immagini spettrali è possibile identificare sostanze e componenti chimiche presenti nei tessuti (ad esempio i cristalli di urato monosodico delle articolazioni, ovvero la gotta).
Sono possibili miglioramenti anche nell’imaging cardiaco e nell’imaging neurologico, dove è possibile procedere anche senza mezzo di contrasto e ottenere una migliore differenziazione della materia grigia e della materia bianca.

I contributi nella diagnostica, dunque, sono innumerevoli come hanno spiegato bene il Direttore della radiologia il professor Massimo Venturini, il dottor Fabio Baruzzi, responsabile della neuroradiologia e il dottor Federico Fontana. Il dettaglio preciso a disposizione del medico può permettere di evitare il ricorso alla risonanza magnetica.

La nuova tac, costata un milione di euro, è stata installata nel monoblocco al piano meno uno e, nella sala dedicata, è stata posta una gigantografia del lago di Varese con lo sfondo del Monte Rosa, uno scatto del fotografo Carlo Meazza.

“Da varesino e da lombardo  – ha detto Attilio Fontana, Presidente di Regione Lombardia, intervenuto in videoconferenza –  sono orgoglioso che qui sia stato raggiunto questo traguardo tecnologico rappresentato dalla nuova TAC. Un impegno che va nel segno del miglioramento costante e che ci permette di avere la migliore sanità del paese .”

“L’emergenza in corso – ha precisato Gianni Bonelli, Direttore Generale di ASST Sette Laghi – non ci deve far dimenticare tutte le altre patologie. Mentre combattiamo la battaglia contro il Covid, l’azienda continua a strutturarsi per far fronte a tutte le necessità di cura della popolazione. Lo dimostra l’investimento su questa nuova TAC che è stato pianificato e realizzato in piena pandemia.”

Pubblicato il 10 Febbraio 2021
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