Due soli ricoveri in un giorno. Per l’Asst Sette Laghi è la fine dell’incubo. La lettura dei dati giornalieri sul Covid 19 vengono raccontati con grande cautela: quanto vissuto dall’ottobre scorso ha lasciato un fardello pesantissimo e il pensiero che, forse, è davvero finita questa difficilissima fase viene rivelato sottovoce.

Dal picco di 670 pazienti Covid positivi del 18 novembre scorso siamo oggi a 155 divisi tra due mezzi piani del Circolo di Varese, la pneumologia e l’hub Covid oltre agli infettivi, due terapie intensive e l’hospice e un piano del Galmarini di Tradate dove c’è una trentina di degenti. Dall’inizio della seconda ondata, la Sette Laghi ha curati 5273 persone.

È stata chiusa la terapia intensiva cardiochirurgia che, dopo la sanificazione, tornerà al suo tradizionale impegno: in questi reparti di cure intense rimangono 12 pazienti. Cinque sono assistiti con le Cpap. 

All’Ondoli di Angera, invece, è in corso l’operazione di pulizia e sanificazione per restituire l’ospedale alla cittadinanza. 

Intanto, le attività ospedaliere tradizionali riprendono gradualmente, a iniziare dai reparti chirurgici, quelli che maggiormente hanno accusato lo stop nei momenti critici. Nei diversi presidi ci sono 644 ricoverati.