Il Crs Fondazione Piatti di Besozzo compie vent’anni: “Punti di riferimento per il territorio”
Il centro sanitario di riabilitazione neouropsichiatrica ha festeggiato l'importante traguardo con un pomeriggio di festa, durante la quale è stata scoperta anche una targa
Un pomeriggio di festa (martedì 21 giugno) per il CRS (Centro riabilitativo residenziale) di Besozzo- Fondazione Renato Piatti. Alle 16 e 30 nel cortile e nel giardino della struttura pazienti, amici e operatori si sono riuniti per festeggiare i vent’anni di fondazione. Un momento di incontro, dopo i due anni di pandemia, per ricordare l’importanza della struttura sul territorio.
A fare gli onori di casa il responsabile del polo educativo Fabrizio Mannoni che ha brevemente ripercorso la storia del centro sanitario di riabilitazione neouropsichiatrica: «Una struttura estremamente importante perché impatta in maniera sostanziale su bimbi con disabilità gravi e gravissime. La scommessa è quella di cambiare le loro traiettorie di vita, supportandoli con un percorso specifico per abilitarli nella competenze residue e trasformarle per quanto possibile in abilità sociali e competenze educative. Il bambino più piccolo che è entrato aveva sette mesi e il più grande che è uscito pesava 180Kg, sono percorsi di lungo periodo. Non esiste la magia, ma si cerca di avere una presa in carico globale: dall’ambito scolastico, al supporto alle figure genitoriali e lavoro frontale sull’ambito rieducativo in senso stretto». La struttura al momento ha 90 bambini in carico e in questi vent’anni ne ha assistiti 270 circa, comprendo un’area che va da Turbigo a Domodossola, da Luino a Ponte Tresa.
Durante la cerimonia è stata scoperta una targa, posta sotto un albero di ulivo, con scritto “La linfa vitale per ogni creatura è l’amore che ci metti nel prenderne cura”. «Il passato è stata la nostra lezione, il presente è il nostro dono e il futuro è la nostra motivazione. Godiamo di una struttura fantastica per disponibilità di risorse, abbiamo imparato molto e nonostante i tempi non facili la scommessa è andare nel futuro con il supporto di tutti i sistemi, quello della nostra Fondazione, delle istituzioni e del territorio», continua Mannoni.
A prendere la parola è stato poi Franco Radaelli, Direttore Generale di Fondazione Renato Piatti onlus: «Questa struttura è tante cose ed è anche un esempio di società civile inclusiva, quella che c’è qui è una storia di competenza e passione. È un punto di riferimento importante, anche in un periodo così difficile per la nostra società. Da qui partono tante cose e spero che questi vent’anni siamo il volano per i prossimi venti».
Presenti anche il Presidente di Anffas Varese, Paolo Bano che è partito dalla sua esperienza personale per ringraziare un luogo: «Punto di riferimento nella quotidianità di tutti i giorni, fuori e dentro la struttura per i pazienti e le loro famiglie». Il sindaco di Besozzo Gianluca Coghetto invece ha voluto sottolineare l’importanza della collaborazione con l’amministrazione e ha donato due libri e due serigrafie con le immagini del paese: «La nostra porta è sempre aperta per voi, siamo disponibili come sempre». Tra i presenti anche Emanuele Monti, consigliere di Regione Lombardia. Il responsabile Mannoni, prima di lasciare spazio alla festa, ha spiegato che la struttura eroga circa 60mila interventi all’anno, tra cui con 8500 terapie specifiche, 9800 metodi educativi, 20mila interventi di interventi sull’autonomia: «Questo è possibile grazie ai fondi del sistema sanitario che copre circa 1/5 delle spese mentre il resto è supportato da una Fondazione che lavora per consentire al centro questo tipo di impatto». Spazio poi alla merenda con gelato e panini, selfie e animazione con fate, super eroi e personaggi dei fumetti pronti a far divertire i presenti.
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