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La Sette Laghi replica ai sindaci del distretto: “Problemi diffusi nel paese ma grande l’impegno per risolverli”

Nella replica, l'azienda risponde a tutti i punti sollevati evidenziando le misure già adottate e quelle previste

ospedale di luino

Arriva a stretto giro la replica dell’Asst Sette Laghi alla lettera dei sindaci del distretto indirizzata all’assessore regionale al Welfare Bertolaso e ai vertici della stessa azienda ospedaliera e di Ats. 

«Abbiamo letto sulla stampa delle richieste di chiarimenti che il Sindaco di Luino avrebbe inviato con una lettera alla nostra direzione e ai vertici regionali. Pur non avendo ancora ricevuto questa lettera, proviamo comunque a dare risposte che facciano chiarezza circa le tematiche sollevate, come già accaduto in diverse occasioni negli ultimi mesi, confermando la nostra disponibilità ad ulteriori incontri con gli amministratori locali dell’altro Verbano, di cui riconosciamo la grande attenzione verso l’Ospedale Luini Confalonieri e le tematiche sociosanitarie che interessano gli abitanti del Distretto di Luino.

Iniziando dal Polo Ospedaliero, proviamo quindi a rispondere ai punti evidenziati nell’articolo, passando poi ai riferimenti al Polo Territoriale, con una importante premessa.

Siamo ben consapevoli delle criticità presenti e le abbiamo in più occasioni approfondite, evidenziando come si tratti di problematiche che affliggono la sanità nazionale e non solo in questa fase storica e come possano risultare più impattanti nelle sedi geograficamente periferiche, come nel caso di Luino. Al contempo, però, abbiamo sempre dichiarato che queste difficoltà non rappresentano per noi un alibi e abbiamo riferito con trasparenza e disponibilità al confronto le strategie adottate e l’impegno profuso per affrontarle, nell’interesse prioritario dei cittadini dell’alto Verbano. 

Per quanto riguarda l’organizzazione delle degenze, l’assetto organizzativo attuale non può essere, al momento, modificato per carenze di personale infermieristico, al quale è doveroso garantire la fruizione delle ferie estive. Si coglie l’occasione a questo proposito per ricordare che, pochi giorni fa, è stata comunicata l’assunzione di quattro infermieri che hanno partecipato al bando specifico per L’Ospedale di Luino.

Entrando nel merito dell’ambito chirurgico, per quanto riguarda la Chirurgia Generale, l’ASST ha deliberato, in data 11/08/2023, l’assunzione a tempo indeterminato di 2 chirurghi specializzati, di cui uno assegnato all’Ospedale di Luino, e di 3 medici specializzandi a tempo determinato, tutti destinati a Luino. A questi, si deve aggiungere un altro chirurgo specialista che ha vinto il concorso ed è già stato assegnato a Luino.

Parlando dell’Ortopedia, invece, come comunicato in più occasioni, l’azienda ha bandito due concorsi, uno per incarico libero professionale e uno a tempo determinato. I bandi resteranno aperti  fino al 31/12, per promuoverne la partecipazione. In attesa di reclutare rinforzi, viene privilegiata l’attribuzione di sedute operatorie all’attuale equipe, oltre che a quella della Microchirurgia della mano, che ha sede a Varese ma i cui ortopedici collaborano in stretta sinergia con i colleghi di Luino.

Contemporaneamente, l’azienda ha pubblicato un avviso per raccogliere manifestazioni di interesse da parte di operatori economici disponibili ad offrire sedute operatorie nel blocco dell’Ospedale di Luino. Seguiranno le procedure amministrative per la definizione di una gara di appalto. Tale servizio renderà possibile riprendere l’attività ortopedica maggiore presso il nosocomio luinese, sia in regime di urgenza che di attività programmata, in attesa di una soluzione più strutturata.

Per quanto riguarda i letti di degenza subacuta, ne sono attivi 12, 2 in più rispetto al periodo pre-covid. Mentre, per quanto riguarda i posti letto di Riabilitazione, come spiegato potranno essere riattivati quando sarà incrementato l’organico infermieristico. Nel frattempo è stata implementata l’attività ambulatoriale, con un importante recupero delle prestazioni ed un abbattimento delle liste d’attesa. Rimangono attive anche le attività di consulenza fisiatrica e fisioterapica per le degenze ospedaliere.

Sul versante dei servizi, sono in corso valutazioni per fronteggiare la carenza di tecnici di laboratorio, fermo restando che l’azienda sta cercando di reclutare anche queste figure professionali e ne ha appena assunti 11 a livello aziendale. Si coglie comunque l’occasione per precisare che la telemedicina è una soluzione organizzativa che sempre di più viene proposta e incentivata dalle vigenti regole di sistema.

Con riferimento al Pronto Soccorso, se ne conferma la piena operatività, nonostante la presenza del cantiere all’interno del servizio, che procede come da programma. In particolare, a supporto del PS , considerata la vocazione turistica della zona, nel periodo estivo sono messe in atto misure per fronteggiare il sovraffollamento, che prevedono anche il supporto del bed management, un contributo dei servizi delle altre strutture aziendali (trasporti e disponibilità di letti delle alte specializzazioni) e una disponibilità prioritaria delle degenze dell’ospedale. Il numero di accessi in PS è stato, nel mese di luglio, di 1334 persone (43 accessi/die), con un tasso di ricovero del 9%. Il tempo medio di permanenza in PS prima del ricovero (on boarding) si è ridotto del 40% nell’ultimo anno, grazie alla grande collaborazione tra il Dipartimento di emergenza e quello di area medica, impegnati per ridurre ulteriormente il tempo di on boarding. Nel prossimo autunno, inoltre, sarà implementato un nuovo software gestionale per il PS che velocizzerà la presa in carico del paziente a partire dal triage.

Per quanto riguarda il ricorso alle cooperative per la copertura dei turni medici in PS, si tratta di una soluzione adottata per ogni presidio spoke dell’Azienda, a causa della difficoltà a reperire specialisti in Medicina d’urgenza. A questo proposito, permane una manifestazione di interesse aperta ai medici che intendono effettuare turni in PS e sono in corso bandi per l’assunzione anche di medici non specialisti, così come previsto dalla più recente normativa.

Va comunque precisato che l’attuale cooperativa è stata selezionata attraverso un bando di gara che prevede la fornitura di medici con specializzazione in medicina d’urgenza o specializzazioni equipollenti o affini e/o che abbiano un’adeguata esperienza maturata in PS. Ogni medico inserito viene valutato dal DEC del contratto e risponde al responsabile del PS presso il quale presta servizio.

Un’altra precisazione importante riguarda il radiologo, che nei giorni di sabato e festivi non è reperibile ma presente nel presidio del Verbano e a disposizione per refertare gli esami che vengono effettuati dal tecnico di radiologia di Luino.

Rassicurazioni anche per la Dialisi, che mantiene la propria attività con il numero di 12 posti tecnici di CAL pienamente operativi.

Con riferimento all’attività ambulatoriale, si tratta di un ambito di attività che subisce continue variazioni in base alle esigenze epidemiologiche della popolazione di riferimento, alla disponibilità degli specialisti e alle richieste regionali e di ATS di abbattimento delle liste d’attesa. In ogni caso, l’elenco aggiornato delle specialità ambulatoriali attive a Luino è stato condiviso con i Sindaci ed è contenuto nella carta dei servizi del Distretto di Luino: non sono indicati gli orari degli ambulatori per il semplice fatto che si tratta di prestazioni accessibili su prenotazione e non con accesso diretto.

Passando ora al Polo Territoriale, è attivo il PUA itinerante nei comuni di Lavena Ponte Tresa, Maccagno, Pino Tronzano, Agra, Dumenza e Montegrino, con soddisfazione da parte degli operatori e riscontri positivi da parte dell’utenza. 

I cantieri per la realizzazione di Casa e Ospedale di Comunità procedono secondo i tempi.

Il progetto esecutivo per la Casa di Comunità è in fase di definizione e si prevede l’affidamento dei lavori entro l’anno. Entro il prossimo mese di settembre, inoltre, inizierà il cantiere dell’Ospedale di Comunità al quinto piano.

Restando nell’ambito degli interventi strutturali, i lavori per la cabina elettrica sono stati aggiudicati e inizieranno in autunno per evitare di intervenire ora che il consumo è più elevato. L’attenta gestione dei consumi ha comunque permesso di mantenere l’operatività inalterata. Gli ascensori, come tutti gli impianti frequentemente utilizzati, sono soggetti a guasti che peraltro sono sempre prontamente risolti laddove non richiedano tempi lunghi di approvvigionamento dei ricambi. Proprio per diminuire le eventualità di guasti gravi, sono stati intensificati gli interventi di manutenzione ordinaria che, ovviamente, comportano il fermo dell’ascensore per alcune ore.

Sperando di aver fornito utili chiarimenti, si conferma la massima disponibilità al confronto con i rappresentanti dei cittadini dell’Alto Verbano».

Pubblicato il 14 Agosto 2023
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