«Cittiglio ospedale in crescita: la “rete del Verbano” funziona»
Visita del consigliere regionale Emanuele Monti alla "Pia Causa Luvini" dove i numeri sono in crescita ma non mancano le criticità. "Va aumentata l'attrattività rispetto alla Svizzera"
Un ospedale dai numeri in crescita continua, al centro di una “rete del Verbano” che comprende anche Luino a Nord e Angera a Sud, con possibilità di ampliamento e rinnovamento ma anche con una serie di criticità da risolvere. A partire dalla permanenza di giovani medici e infermieri più attratti dai grandi centri e dalla vicina Svizzera. Questa, in breve, la fotografia dell’ospedale di Cittiglio – che ha un nome misconosciuto, Opera Pia Luvini – visitato quest’oggi (venerdì 8 settembre) da Emanuele Monti, consigliere regionale varesino che è anche membro della Commissione Sanità.
Monti ha effettuato un “tour” durato circa due ore, durante il quale ha incontrato dirigenti e primari che operano all’interno dell’ospedale, raccogliendo consigli e criticità e appuntandosi una serie di richieste arrivate dal personale. Con lui anche Rossella Magnani, sindaco di Cittiglio, da cui era partita la richiesta di una visita in seguito alla recente ondata di maltempo che aveva creato alcuni disagi anche nella struttura sanitaria.
Diversi i temi emersi durante la visita a partire dalla possibilità di un ampliamento del Pronto Soccorso che nel 2022 ha accolto 23mila pazienti e che quest’anno si appresta a tornare su numeri precedenti al Covid (circa 26mila accessi) anche a causa dell’affluenza da fuori distretto (circa il 40%). La necessità di una struttura più ampia sarà affrontata dall’ufficio tecnico della ASST Sette Laghi con quello del Comune di Cittiglio.
Il PS è però solo uno dei tanti temi all’ordine del giorno di un ospedale che, tra l’altro, ha vinto un bando ministeriale per la ristrutturazione del cosiddetto Padiglione Nucleo Antico (quello di fronte all’ingresso del Pronto Soccorso) che dovrebbe essere dedicato all’epidemiologia e alla salubrità delle acque. «Questa progettualità è un punto a favore di Cittiglio – spiega Monti al termine della visita – così come lo sono la camera iperbarica o la nuova TAC che i tecnici stanno terminando di installare. Da alcuni anni gli ospedali del Verbano hanno iniziato un lavoro di collaborazione che sta dando frutti importanti: Cittiglio sa fare rete con Luino e Angera e questo porta valore a tutti. Qui abbiamo numeri in crescita su tutti i fronti e la stessa collaborazione con l’università è preziosa e consente un miglioramento. Basti pensare, per esempio, all’ortopedia dove c’è una media di un intervento urgente al giorno al di là dell’attività ordinaria».
La nuova TAC di CittiglioTra le criticità, si diceva all’inizio, c’è la concorrenza con la Svizzera che è capace di attrarre infermieri e medici grazie a salari maggiori. «Un’attenzione che è dovuta ai lavoratori del nostro ospedale – spiega il sindaco Magnani – e di questo devono farsi carico gli enti superiori. Cittiglio, come Comune, è pronto a fare la sua parte in altri ambiti: per esempio ci piacerebbe creare in un’area del paese che stiamo individuando, un campus con gli alloggi per chi lavora in ospedale e una struttura adatta alla riabilitazione. I tempi non sono brevi, ma è una delle idee che potrebbero aiutare ad attirare qui i lavoratori della sanità».
Politiche cosiddette di housing, benefit agli operatori e attenzione alle famiglie dei lavoratori sono soluzioni messe in agenda. C’è, per esempio, chi sottolinea l’importanza di avere un asilo nido interno, una situazione che andrebbe proprio in una direzione segnata dall’ospedale stesso. Il punto nascite infatti lavora a pieno ritmo (nella scorsa notte sono venuti alla luce quattro bimbi) e mantiene numeri costanti nonostante il calo demografico con 560 parti all’anno. Il fiore all’occhiello resta la Sala Cicogna, un miniappartamento dove si nasce come in casa e dove è possibile effettuare il parto in acqua. «Ci avviciniamo ai 2000 bimbi nati nella “Cicogna” da quando è stata aperta – spiega Monti – e mi piacerebbe che ci fosse una grande festa nel momento in cui sarà tagliato quel traguardo. Potrebbe diventare una celebrazione del lavoro di tutto l’ospedale, una sorta di open day in cui tutta la popolazione può rendersi conto di come vive una struttura come questa di Cittiglio».
All’interno della Sala CicognaAnche nel reparto ostetricia non mancano le criticità: la richiesta è quella di completare la sala operatoria interna, così da non costringere a utilizzare quelle del comparto chirurgico in caso di emergenze o di “semplici” parti cesarei. E un altro grande tema è quello dell’aria condizionata, non presente in gran parte dell’ospedale: «È vero, ma entro il 2024 risolveremo questo problema» conferma il consigliere regionale.
Magnani ricorda che «l’ospedale non è solo di Cittiglio, è un patrimonio che coinvolge numerosi comuni tra il Medio Verbano e la Valcuvia e lo ribadirò anche nell’assemblea del distretto di cui sono vicepresidente. Un’altra richiesta che continuo a fare alla Regione è quella di avere qui un reparto di terapia intensiva, anche piccolo: le patologie cardiache sono, dopo i traumi, quelle con il maggior numero di ingressi al pronto soccorso e un reparto del genere può essere decisivo, evitando di portare i pazienti a Varese. Da sindaco raccolgo suggerimenti e criticità dei miei concittadini, ma questa richiesta viene dagli stessi medici e andrebbe ascoltata».
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