“Il pronto soccorso di Angera non si tocca”: Emanuele Monti difende il servizio nonostante i numeri bassi
Mentre Varese ha avuto 52.000 accessi, il Galmarini 36.000 e Cittiglio 25.000, l'Ondoli ha accolto poco più di 12.000 richieste. Una sproporzione che la Sette Laghi deve gestire in ogni caso come spiega il Presidente della Commissione Welfare
Poco più di 12.000 accessi in un anno, solo il 30% in più rispetto al punto di primo intervento di Somma Lombardo ( 9200 accessi) che è chiuso di notte dalle 20.00 alle 8.00. Il pronto soccorso di Angera è quello dell’Asst Sette Laghi meno frequentato, con un livello di sovraffollamento basso e bassa complessità: una giornata su due scorre tranquilla e solo nell’8% dei casi la pressione è stata elevata o grave.
I dati dell’Asst Sette Laghi: al PS di Varese lo scorso anno si sono rivolte 52.028 persone, a Tradate 36.735, a Cittiglio 25.066, a Luino 13.981 e ad Angera 12.258.
Il Pronto soccorso dell’Ondoli è operativo 24 al giorno ma la sua produzione non giustificherebbe l’attività di DEA di primo livello aperto h24. L’azienda ospedaliera Sette Laghi negli ultimi anni è ricorsa sempre alle cooperative esterne di medici per garantire l’accesso negli orari di notte (esattamente come a Cittiglio e Tradate che hanno carichi di attività nettamente superiori).
Con la fine del reclutamento delle cooperative e la gestione centralizzata da parte di Areu, l’azienda è riuscita a trovare personale per coprire tutti i turni: una decina di specialisti inviati da Areu, più o meno la stessa quantità di specialisti che ha risposto al bando dedicato della Sette Laghi e poi personale medico interno disponibile a turni extra. La retribuzione oraria è di 80 euro per chi ha le specializzazioni necessaria all’attività di PS, 40 euro per gli altri.
La copertura è garantita seppur con margini stretti. Il bando di Areu, che ha reclutato quasi mille candidati, di fatto ha ottenuto la disponibilità di 100 medici con specializzazione in medicina d’emergenza e urgenza e 84 specialisti in anestesia. Negli altri casi si tratta di candidature per gli ambulatori codici minori.
Data la sofferenza degli altri PS della Sette Laghi, innanzitutto di Varese ma anche del PS del Galmarini e di Cittiglio, la volontà di mantenere attivo un pronto soccorso h24 con numeri così bassi appare poco sostenibile.
A chiarire la situazione è Emanuele Monti, presidente della Commissione Welfare di Regione Lombardia
Il PS di Angera non è in discussione. Le indicazioni di Agenas sottolineano il rapporto tra presidio, il suo territorio e il bacino di utenza. E Angera risponde a questi requisiti
Ma coprire i turni ogni notte non è semplice
L’assessore Bertolaso ha chiuso un bando in modo eccellente per risolvere la questione delle cooperative
Eccellente? Ha ottenuto 100 disponibilità di specialisti in medicina d’emergenza e urgenza e di 84 in anestesia. Non moltissimi
La risposta è comunque in grado di soddisfare la richiesta. Da considerare, inoltre, che la ASST Sette Laghi è tra le prime realtà in Lombardia che ha attuato lo stop dei gettonisti, nei prossimi mesi ci saranno ulteriori integrazioni di personale
Gli altri PS della Sette Laghi, però, sono in grave sofferenza e si potrebbe riorganizzare meglio l’accoglienza se si riducesse il numero di presidi
Il DG MIcale sta lavorando al meglio per garantire a tutti i giusti servizi, svuotare una realtà importante per la copertura territoriale come Angera non risolverebbe certo la situazione degli altri presidi
Ma con costi elevati
Quando si parla di emergenza urgenza non si deve parlare di costi ma servizi essenziali che la regione è chiamata a fornire al territorio. È un servizio che deve essere garantito in una zona come è quella di Angera dove le distanze sono importanti e c’è anche un fenomeno di stagionalità legato al turismo.
Lo stesso discorso vale allora per Porto Ceresio e le località di quel bacino..
Ma lì non c’è un PS e si sta lavorando per attivare servizi di prossimità, potenziamento delle case di comunità e della rete dei medici di famiglia. Ad Angera esiste un PS con oltre 10 mila accessi e va tutelato oltre che rafforzarne l’offerta.
Resta il basso numero di accessi …
Allora si lavori per potenziarlo e valorizzarlo. Che diventi un punto di riferimento, questo è un percorso già tracciato da anni riportando molte attività cliniche in questo nosocomio nonostante chi sosteneva di volerlo chiudere definitivamente. Non servizi duplicati ma integrati con una rete della salute nel territorio.
In un periodo di riscorse scarse ( molto) e di bisogni elevati ( quasi infiniti), la politica deve indicare chiaramente come e dove investire tra personale, tecnologie ( negli ultimi due anni la Sette Laghi ha speso 13,5 milioni di euro per innovare i macchinari), servizi territoriali e ospedalieri. La rete dell’assistenza che ha in mente Regione Lombardia deve essere chiara, efficiente e sostenibile. I problemi sono sotto gli occhi di tutti.
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