Quanto inquinano ogni giorno i trasporti in provincia di Varese? Com’è lo stato dell’aria a Venezia? E in Asia? A dirlo sarà Google Earth, grazie a una nuova applicazione studiata dai ricercatori del Jrc di Ispra. La novità sarà on line a partire dalla prossima settimana e rappresenta un nuovo modo per condividere i dati tra gli scienziati europei e i cittadini. «Crediamo molto nella democratizzazione della scienza – ha commentato Harald Scholz dell’Istituto per l’ambiente e la sostenibilità – per questo abbiamo voluto adattare i nostri studi a uno strumento a disposizione di tutti». L’iniziativa è dell’Edgar(Emission database for glogal atmospheric research), il progetto che raccoglie una sorta di inventario dell’atmosfera mondiale. Dati e indici che servono come supporto per studi scientifici e decisioni politiche. «Il progetto Edgar – prosegue Scholz – non può fornire dati migliori dei rapporti nazionali ma offre una prospettiva più completa e globale, applicando le stesse metodologie per paesi sia industrializzati, sia in via di sviluppo». L’applicazione permette di avere il controllo di 240 paesi, mostra i luoghi dove le emissioni di gas serra sono più intense e come incidono su questo anche le rotte navali. Osservando l’immagine a disposizione è immediatamente visibile un una concentrazione dell’inquinamento nelle zone più sviluppate ma anche in quelle che oggi sono diventate i motori della crescita: India e Cina. «Le emissioni globali di gas serra in queste regioni sono cresciute fortemente. Si pone dunque una nuova problematica, la stessa che è al centro delle discussioni di Copenhagen: come affrontare le scelte di sviluppo di questi paesi? Una domanda difficile – conclude il ricercatore – che apre un’altra riflessione: come possiamo negare agli stati in crescita lo stesso sviluppo che abbiamo avuto noi?»