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Dalla tutela allo stagno didattico, nuova convenzione per l’oasi

Firmato l'accordo tra Provincia di Varese e Comune di Angera. Oltre agli interventi di gestione anche il progetto per la creazione di aree dedicate ai più piccoli

Oasi della Bruschera

E’ stata firmata questa mattina nell’Ufficio di Presidenza di Villa Recalcati la Convenzione per la gestione dell’Oasi Bruschera tra Provincia di Varese e Comune di Angera. Erano presenti il Presidente della Provincia di Varese Gunnar Vincenzi, che ha ribadito «l’impegno di questa amministrazione per la difesa, tutela e valorizzazione di tutte le aree protette presenti sul territorio provinciale» e il Sindaco Alessandro Molgora, il quale ha spiegato che «si tratta di un accordo importante, che coinvolge i volontari e ha l’obiettivo di tutelare un patrimonio naturale unico e che rappresenta un valore aggiunto per il nostro comune».

La Palude Bruschera si colloca all’interno di  un sistema di 43 aree protette che occupano una superficie pari a circa il 35 % del totale del territorio provinciale, ciascuna delle quali è sottoposta ad un determinato regime di tutela ambientale in funzione delle valenze naturalistiche in esse contenute.

La superficie complessivamente tutelata è indubbiamente estesa considerato anche l’elevato grado di antropizzazione che caratterizza la provincia di Varese, elemento che testimonia il forte impegno profuso dalle varie amministrazioni locali e l’esistenza di una diffusa sensibilità ambientale.

Nello specifico le aree protette sul territorio provinciale comprendono:

– 2 Parchi Naturali (Parco Campo dei Fiori e Parco Ticino);

– 3 Parchi Regionali (Parco Campo dei Fiori, Parco Ticino e Pineta di Appiano Gentile);

– 2 Riserve Regionali Orientate (Palude Brabbia e Lago di Biandronno)

– 23 Siti di Importanza Comunitaria – S.I.C. (7 in gestione alla Provincia di Varese);

– 5 Zone di Protezione Speciale – Z.P.S. (3 in gestione alla Provincia di Varese);

– 8 Parchi Locali di Interesse Sovracomunale – P.L.I.S..

alla quali aggiungere 2 ulteriori P.L.I.S. (Bevera e Cintura Verde di Varese) in fase di riconoscimento da parte della Provincia di Varese.

CONVENZIONE PROVINCIA COMUNE

Provincia e Comune  hanno predisposto una Convenzione mediante la quale Provincia di Varese, Ente gestore del SIC, affiderà al Comune di Angera alcuni aspetti operativi dell’attività sul campo.

In Particolare il Comune, che potrà avvalersi dell’opera di volontari, collaborerà relativamente ai seguenti aspetti:

• attivazione di un servizio di controllo e vigilanza sul territorio al fine di segnalare alla Provincia di Varese il verificarsi di azioni che possano arrecare danno all’ambiente e/o costituire pericolo per le specie animali e vegetali presenti;

• manutenzione della cartellonistica, dei pannelli didattici, delle schermature, della sentieristica e di eventuali strutture messe in posto dall’Ente Gestore con finalità didattiche e/o naturalistiche;

• elaborazione di un programma di educazione ambientale (creazione percorsi didattici, organizzazione di visite guidate, etc) rivolto alle scuole e alla cittadinanza da svolgersi con modalità compatibili con la tutela dell’ambiente naturale;

• ideazione di una campagna di sensibilizzazione (stampa di opuscoli/materiale informativo e altre forme di pubblicità);

• attivazione di un servizio di pulizia all’interno dell’area protetta

PALUDE BRUSCHERA

Attualmente per la Palude Bruschera la Provincia da un lato sta lavorando con la Regione per la formulazione in tempi brevi delle misure minime di conservazione dall’altro sono stati previsti interventi gestionali e di natura didattica da realizzare con il supporto della Fondazione Cariplo.

Scavo e rimodellamento di chiari

Gli interventi proposti consistono principalmente nell’asportazione del fragmiteto (canneto) e nel rimodellamento delle sponde dei chiari al fine di contrastare il progressivo interramento degli stessi a causa dell’avanzata del canneto per successione naturale. Questi ambienti, benché non presentino peculiarità dal punto di vista floristico, rappresentano infatti siti di fondamentale importanza per la fauna, soprattutto ornitica, che frequenta i chiari a scopi trofici e riproduttivi. L’area interessata dagli interventi è situata nella parte centrale del SIC.

Creazione di uno stagno e di un’area coperta per la didattica

Tra l’abitato di Angera e il confine nord del SIC è situata un’area a parco ambientale caratterizzata da un’alternanza di prati e zone boscate, in prevalenza riconducibili a formazioni antropogene (create dall’uomo), ed in particolare a Robinieto misto.

In quest’area è prevista la realizzazione di un’area coperta e di uno stagno didattico, dedicati ai visitatori dell’oasi. Lo stagno didattico, con una superficie indicativa di circa 160 m2, verrà situato nella zona sud-occidentale dell’area parco, in cui è presente una superficie prativa delimitata da fasce boscate per quasi la totalità del perimetro; la copertura vegetazionale garantirà un minimo grado di ombreggiamento allo specchio d’acqua in alcune ore del giorno, permettendone il mantenimento con il solo apporto delle precipitazioni. Esso avrà inoltre funzione di area preferenziale per la riproduzione degli anfibi.

Nella parte prativa, più aperta e immediatamente raggiungibile dal sentiero che la attraversa partendo dal margine sud dell’abitato di Angera, è invece prevista la realizzazione di un’area coperta per le attività didattiche, costituita da una tettoria, alcuni tavoli e un piccola casetta per il ricovero degli attrezzi da utilizzare per le attività.

Interventi gestionali e forestali

La vicinanza di attività antropiche è una fonte di disturbo reale per le specie che vi risiedono. Si prevedono dunque alcuni interventi per la mitigazione degli impatti derivanti da tali attività, e nello specifico:

• delimitazione dello specchio d’acqua nella parte nord ovest dell’area protetta con posa di boe che impediscano l’accesso dei natanti, riducendo il disturbo antropico nei confronti degli anatidi;

• rimozione/sistemazione di griglie metalliche che attualmente arrecano danni alla fauna ittica;

• rifacimento del cannucciato di mascheramento lungo la sentieristica esistente e creazione di un percorso didattico con bacheche/cartellonistica con indicazioni scientifiche/comportamentali;

• realizzazione di barriera verde lungo un tratto del confine nord del SIC con funzione di mascheramento/isolamento rispetto alle attività antropiche limitrofe.

Si prevede inoltre di destinare una piccola parte delle risorse all’effettuazione di monitoraggi sull’avifauna, che su quest’area introdotta successivamente nel corridoio ecologico Campo dei Fiori – Ticino non sono previsti dal progetto LIFE TIB.

Sono inoltre previsti i seguenti interventi forestali:

• riqualificazione di piccole aree boscate attualmente a dominanza di Robinia con esemplari arborei di pregio, con finalità dimostrativa e didattica;

• piantumazione di alcuni esemplari di salice da gestire a capitozzo con creazione di habitat idoneo sia all’avifauna (in particolare per l’Assiolo), sia alla fauna saproxilica invertebrata;

• creazione di isolotti didattici formati da associazioni vegetali tipiche del SIC.

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Pubblicato il 30 Settembre 2015
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