Galeotto fu l’Expo: il Jrc pensa a un “Open Day” alla settimana tutto l’anno
Il centro visitatori, ammodernato in occasione di Expo diventerà, anzi è già, una esposizione permanente delle attività del centro di ricerca europeo. ora si pensa a come farlo fruire
Expo 2015 lascerà un’eredità permanente al JRC di Ispra.
Il centro visitatori, che è stato ammodernato in occasione dell’assegnazione del coordinamento delle attività e del padiglione istituzionale dell’Unione Europea in Expo proprio al Centro Comune di Ispra, diventerà, anzi è già, una esposizione permanente delle attività del centro di ricerca europeo.
Il centro, che è fatto apposta per comprendere ad ogni livello e ad ogni età il tipo di ricerca svolto dal Jrc, interattivo e allegro, con molti tutorial e giochi, è già stato visitato da centinaia di scolaresche in questi sei mesi di Expo: per tre giorni la settimana è stato infatti a loro disposizione, grazie all’aiuto di ricercatori a loro dedicati. Un giorno, inoltre è stato dedicato anche al pubblico generale per un totale di attività del Centro Visitatori, durante Expo, di quattro giorni ogni settimana.
Anche il 141 tour ha potuto visitarlo, nella tappa di Ispra di quest’anno.
«Ora stiamo pensando di mantenere un giorno fisso è destinato alle scolaresche anche dopo la chiusura di Expo» spiega Nina Kajander, dell’ufficio comunicazione del Jrc che, tra l’altro, ora ha sede proprio nella palazzina che ospita il centro visitatori.
Galeotto sia per la commessa per Expo sia per questa questo pensiero di far diventare il centro visitatori un posto stabile dove spiegare le funzioni di ricerca, è stato la giornata di porte aperte che ogni due anni il organizza.
«È stato sempre di più un successo. La prima giornata a porte aperte ha visto la presenza di 500 visitatori, l’ultima che abbiamo organizzato nel 2013, mi ha visti quasi 13.000». Tale successo voleva dire innanzitutto una cosa: che c’era fame di conoscenza sull’attività delle Jrc ma anche interesse crescente per la scienza in termini che potessero essere compresi anche dai ragazzi. Questo successo però creava sempre di più al Jrc, ma soprattutto ai ricercatori che lì fanno ricerca, uno sforzo enorme di organizzazione per un numero sempre crescente e sempre meno gestibile.
Nei primi cinque mesi di Expo sono arrivate oltre 3000 persone, accolte con le stesse modalità con cui si accoglieva per l’open day: dai giochi interattivi, all’attenzione dei ricercatori, persino ai gadget finali. Con più tempo, però, a disposizione per approfondire gli argomenti.
«L’idea di portare visitatori nel centro, dove si simulano in maniera anche più piacevole le attività dei laboratori ci sta intrigando sempre di più: permetterebbe di gestire l’affluenza delle persone, di spiegare le nostre attività più gradevolmente. Vi faremo sapere al più presto come si trasformerà il centro dopo Expo».
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