Plastica amica o nemica? Se ne parla in Sala Serra
L'incontro è in programma venerdì 19 ottobre alle 21
Plastica amica o nemica? Se ne parla a Ispra, in Comune, insieme al Rotary Sesto Calende Angera e Varese Ceresio venerdì 19 ottobre alle 21 in Sala Serra.
Nelle nostre case ospitiamo un nemico, sottovalutato se non addirittura disconosciuto, che può mettere a repentaglio non tanto la salute dei singoli ma piuttosto quella dell’intera umanità. È la plastica, grande ‘amica’ delle generazioni più recenti (il polipropilene è nato in Italia nel 1954) ma anche insidiosa e diffusissima componente dell’esercito degli inquinanti.
Di questo tema si parlerà il prossimo 19 ottobre in un incontro dal titolo ‘Plastica amica o nemica’, che si svolgerà a Ispra (Varese) nella Sala Serra del Municipio alle ore 21.
Relatore dell’evento, organizzato dal Rotary Sesto Calende Angera e dal Rotary Club Varese Ceresio, sarà Enzo Cavicchioli, esperto di materie plastiche che lavora da più di 40 anni nel settore prima come responsabile commerciale di una multinazionale specializzata in pellicole per alimentari e poi come imprenditore nello stesso ambito.
Cavicchioli, attuale presidente del RC Varese Ceresio, farà il punto sulla allarmante situazione dell’inquinamento degli oceani, con oltre 10 milioni di tonnellate di plastica che vengono immesse nei mari ogni anno. “All’origine di questa situazione vi sono anche gesti che compiamo ogni giorno – spiega Cavicchioli – come lavarci i denti con paste dentifrice che contengono microplastiche o mettere nella lavatrice capi in filati sintetici, che rilasciano nello scarico quella poliammide, cioè il nylon, che è stato trovato dagli scienziati negli oceani”.
I problemi di inquinamento legati alla plastica sono argomento di grande attualità – afferma Alessandro Corti, presidente del Rotary Sesto Calende – Angera – nello specifico durante il congresso sull’acqua tenutosi a Ville Ponti lo scorso settembre, sono state ben descritte le drammatiche situazioni riscontrate nei mari a tutte le latitudini. Ciò ha stimolato la riflessione sui comportamenti che noi tutti, singoli cittadini, possiamo mettere in atto al fine di almeno ridurre in maniera significativa tale negativo impatto ambientale. Ciò che succede nei mari possiamo ben immaginarlo semplicemente osservando li nostro lago, le cui spiagge, specie dopo un temporale, somigliano sempre più a discariche abusive. Proviamo almeno a salvaguardare le nostre acque, che prima o poi finiscono al mare, facciamo in modo che ci arrivino di una qualità migliore. Nell’evento ‘Plastica amica o nemica’ si parlerà anche di buone pratiche (“Prima di pulire, cominciamo a non sporcare” afferma Cavicchioli) come quella di smaltire correttamente le buste bio-degradabili in amido di mais che “necessitano di essere a contatto con gli scarti alimentari per dare luogo al processo di fermentazione che le fa sciogliere e che non vanno assolutamente scartate da sole o con contenuti secchi”.
Nel corso dell’evento alla Sala Serra di Ispra verrà contestualizzato anche un dato che giustifica un allarme ‘globale’ in tema di buste di plastica in polipropilene, quelle ‘vecchio tipo’. Ad oggi nel mondo si continuano a produrre 1,5 milioni di tonnellate all’anno di film di questo materiale, e l’output di 5 anni (7,5 milioni di tonnellate) basterebbe per avvolgere completamente il pianeta Terra.
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