Entro il 2040 il reattore nucleare del Jrc di Ispra sarà dismesso
La grande incognita sui tempi è rappresentata dal sito nazionale per lo stoccaggio dei rifiuti e delle scorie nucleari che in Italia non è stato ancora realizzato
«Il reattore nucleare del Jrc di Ispra sarà dismesso nel 2040». A parlare è l’ingegnere Paolo Peerani, il responsabile dello staff che si sta occupando delle operazioni di smantellamento.
Il reattore che fu costruito, per fini di ricerca e non di produzione, nel 1969 non è più attivo dal luglio 1983. L’obiettivo dell’operazione è far diventare quell’area “green field” (prato verde), cioè accessibile a tutti, in quanto decontaminata, e dunque in totale sicurezza. Sull’esempio dell’attuale Jrc visitors’ center, che un tempo ospitava un laboratorio di radiochimica, il primo spazio in Europa totalmente “ripulito”, cioè senza rilevanza radiologica.
«La grande incognita – conclude Peerani – è il sito nazionale di stoccaggio definitivo di rifiuti e scorie nucleari, che non è ancora stato realizzato».
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